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Dopo dieci stagioni, sono tante le novità che attendono la Formula E
L’ultima tappa estiva si è conclusa con la vittoria di Pascal Wehrlein nel Drivers World Championship e quella di Jaguar TCS Racing nel Teams World Championship.
Sarà rispettosa dell’ambiente. Sicura, silenziosa, elettrica o ibrida. Bellissima, aerodinamica, connessa, forse con l’autopilota, sicuramente sempre più dotata di tecnologia a misura d’uomo. L’automobile è ancora il sogno per i ragazzi italiani ed europei, ma il desiderio concreto di sempre più persone è che sia ecologica. Car sharing sì, ma auto di proprietà anche. I giovani apprezzano e utilizzano le nuove opportunità di movimento, sono nativi digitali e quindi trovano naturale consultare lo smartphone e le app per trovare soluzioni. Ma molti desiderano anche possedere una vettura propria e la desiderano rispettosa dell’ambiente. Secondo tutte le ricerche, il futuro è della mobilità sostenibile: nei prossimi anni, la grande sfida dell’industria automobilistica sarà costruire veicoli dotati di tecnologie rispettose dell’ambiente, orientati all’efficienza e alla riduzione dei consumi. Riduzione delle emissioni di CO2, risparmio, ricariche rapide, emissioni zero, materiali biodegradabili e rinnovabili, diminuzione dei costi sul carburante, vantaggi economici come il passaggio libero nelle Ztl e il risparmio sul bollo per le auto a propulsione alternativa: queste sono le parole chiave dell’automobile del futuro, oggi.
L’ultima tappa estiva si è conclusa con la vittoria di Pascal Wehrlein nel Drivers World Championship e quella di Jaguar TCS Racing nel Teams World Championship.
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
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