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Uno dei modi pensati dal governo per rientrare in parte della spesa per il taglio del cuneo fiscale è l’ennesimo rinvio di due imposte: la plastic tax, ovvero la tassa sulla produzione e il consumo di imballaggi in plastica monouso, e la sugar tax che avrebbe colpito le bibite zuccherate. Prevista entrambe dalla legge di bilancio 2020, sarebbero dovute entrare in vigore a luglio di quell’anno, poi erano slittate prima a luglio 2021 e poi al 2022 a causa dell’emergenza coronavirus.

La plastic tax, che per la precisione è una imposta sul consumo dei prodotti in plastica con singolo impiego, dunque non riciclabile, accompagnata da incentivi per le aziende produttrici di manufatti in plastica biodegradabile e compostabile, costerà infatti 45 centesimi per ogni chilo di plastica prodotto, compreso il tetra pak.