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Una legge sul salario minimo

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Uno sciopero degli operai metalmeccanici in Germania © Sean Gallup/Getty Images

Mercoledì 14 settembre 2022, il Parlamento ha approvato in via definitiva una nuova direttiva sui salari minimi. La norma, concordata a giugno con il Consiglio, intende migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tutti i lavoratori europei: saranno gli stati membri a stabilire la soglia del salario minimo, però la legge dice esplicitamente che dovranno garantire che questi consentano ai lavoratori “una vita dignitosa”, tenendo conto del costo della vita e dei livelli di retribuzione.

Inoltre, gli stati membri in cui meno dell’80 per cento dei lavoratori è interessato dalla contrattazione collettiva, dovranno – congiuntamente alle parti sociali – stabilire un piano d’azione per aumentare tale percentuale.

Nel testo concordato viene introdotto anche l’obbligo di istituire un sistema di monitoraggio affidabile, nonché controlli e ispezioni sul campo, per garantire conformità e contrastare i subappalti abusivi, il lavoro autonomo fittizio, gli straordinari non registrati o la maggiore intensità di lavoro.

Il testo è stato approvato con 505 voti favorevoli, 92 contrari e 44 astensioni. Dopo che il Consiglio avrà riconosciuto formalmente il testo, la direttiva diventerà effettiva e i paesi membri avranno due anni di tempo per adeguarsi.