Scià di Persia, Iran

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30 marzo 1939. La principessa Fawzia, 18 anni, sorella di re Farouk d'Egitto, accanto al principe Mohamed Rida Chahbour e al suo novello sposo Reza Pahlavi. Secondo l'usanza musulmana la sposa non era presente all'atto del matrimonio ma ha raggiunto il consorte più tardi, nel palazzo Abdin © Bettmann/Corbis

Scia Iran 1949

Novembre 1949: lo scià di Persia Reza Pahlavi incontra Harry Truman in America.

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18 novembre 1949. Mohammed Reza Pahlavi alla Casa Bianca, a Washington, discute della situazione militare ed economica dell'Iran col presidente Harry Truman. © MUTO; AL/AS400 DB/Corbis

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Nel 1949 un membro del Partito Iraniano del Tudeh tentò di uccidere Reza Pahlavi. Scioccato dall'esperienza ed incoraggiato dalla solidarietà che gli fu pubblicamente espressa lo scià assunse un ruolo politico sempre più attivo.

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Questa foto, pur sgranata, ha un'importanza storica. 1952, il primo ministro Mohammad Mossadeq bacia la mano allo scià, ma erano antagonisti; nel contempo si allea con l'ayatollah Kashani. A Mossadeq faceva comodo il potere di Kashani di mobilitare le masse religiose, mentre Kashani voleva che Mossadeq creasse uno stato islamico. Un anno dopo, ci fu il colpo di stato con l'estromissione del primo ministro, che cambiò per sempre gli equilibri del Medio Oriente.

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Roma, 1953. Lo scià è stato costretto a rifugiarsi da noi (all'Hotel Excelsior) durante i tumulti del colpo di stato contro Mossadeq, con in campo la Cia, gli inglesi, il partito comunista Tudeh, i fondamentalisti del Fedaiyan e-Islam, l'ayatollah Kashani. Qui sta leggendo la dichiarazione con cui autorizza un nuovo governo, assicurandosi un sicuro ritorno in patria nel suo ruolo istituzionale.

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Il 1° agosto 1953 lo scià torna dall'esilio di Roma e viene omaggiato dai fedelissimi della monarchia.

Scià Iran Soraya

23 febbraio 1955. La seconda moglie, Soraya. © Gerd Herold/dpa/Corbis

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Uno splendido scatto colto alla base militare di San Diego dal vice ammiraglio Gerald F. Bogan.

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Questo esemplare unico, una Chrysler 300K Special, è stato un dono di Mohammad Reza Pahlavi alla sua seconda moglie, Soraya Esfandiari, nel 1956.

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Il primo presidente del Pakistan Iskandar Mirza accanto a Mohammad Reza Pahlavi. Iskandar disse amaramente: ''Le istituzioni democratiche non hanno possibilità di fiorire in Pakistan''.

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8 luglio 1955, in India. Secondo l'annotazione sul retro di questa foto scattata da un diplomatico indiano, ''il re, dopo essersi informato dei progetti di sviluppo dell'India, dopo la cerimonia riceve l'omaggio di un anziano Sikh''.

Scià Persia con Enrico Mattei

Con Enrico Mattei, padre dell'Eni, nel 1957. Approfittando della crisi di Suez, Mattei prese contatti diretti con lo scià per proporre nel 1957 un accordo paritario. L'Iran e l'Italia avrebbero costituito una società al 50%, la quale avrebbe riconosciuto il 50% delle royalties allo Stato iraniano ed il restante 50% diviso equamente tra l'Eni e l'ente nazionale petrolifero iraniano. © Archivio storico Eni Roma

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Reza Pahlavi con la Regina Elisabetta.

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È il giorno della presentazione della terza moglie di Reza Pahlavi, Farah Diba, 21 dicembre 1959. © Bettmann/Corbis

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Il presidente Usa Dwight Eisenhower in visita nel 1959. Gli Stati Uniti hanno cominciato da due anni a collaborare con l'Iran sul programma nucleare e gli daranno il primo reattore nucleare nel 1960, all'università di Teheran (Ap).

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Uno scatto stupendo, peccato la grana. 29 maggio 1960, Ginevra. Reza Pahlavi rilascia una lunga intervista al corrispondente della United Press International, Arthur Higbee. Afferma che il fallimento del summit fa nascere ''nuvole scure'' sul futuro del mondo, ma che il suo paese sarà una ''roccaforte'' sicura nell'altrimenti turbolento Medio Oriente... © Bettmann/CORBIS

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11 aprile 1962. Jacqueline Kennedy e Farah Diba in limousine dal Washington National Airport. Le attende una giornata di celebrazioni. © Bettmann/Corbis

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Lo scià di Persia incontra John Fitzgerald Kennedy e Robert McNamara, l'11 aprile 1962.

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Mohammad Reza Pahlavi riceve nel 1962 la laurea honoris causa in legge da Gaylord Harnwell, University of Pennsylvania. Lo scià si è avvalso di loro per trasformare l'università di Shiraz (Pahlavi) verso il modello di college americano.

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Nell'aprile 1962 lo scià di Persia e l'imperatrice Farah fanno un tour in California. Il 25 aprile sono a Disneyland dove si intrattengono sugli slittini con Walt Disney e con una hostess, Donna Jackson. © Bettmann/Corbis

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Lo scià di Persia premia il lottatore Gholamreza Takhti chiamato Jahan Pahlevan ('il campione del mondo'), il più popolare atleta iraniano del 20esimo secolo. Incredibilmente, fu trovato morto nel 1968, forse ucciso da sicari di regime del servizio segreto Savak. Era stato un simpatizzante di Mossadeq e attivista nel secondo Fronte nazionale. Aveva una bimba di 4 mesi.

Scià Persia Iran

11 gennaio 1967. Lo scià di Persia sul trono con a fianco Farah e il loro figlio. la cerimonia di incoronazione si è svolta 26 anni dopo l'effettiva assunzione della carica, in attesa di tempi più ricchi. "Non volevo essere il re di una nazione di accattoni" spiegò il re. © Bettmann / Corbis

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Cerimonia regale in onore di Farah Diba, 26 ottobre 1967. © Alain Nogues/Sygma/Corbis

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1 novembre 1967. Re e regina dell'Iran in carrozza dopo l'incoronazione. La corona di Farah Diba ha 3.755 pietre preziose: 1.469 diamanti, 177 rubini, poi perle e smeraldi. © Bettmann/Corbis

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Mohammad Reza Pahlavi passa in rassegna gli alti dignitari nella hall del palazzo Golestan durante le celebrazioni del 25esimo anniversario del suo regno, nel 1965. © Garofalo/Getty

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Reza Pahlavi incontra Leonid Brezhnev, che però pare riservare più attenzione a Farah Diba. Mosca, 1970.

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Indira Gandhi incontra Reza Pahlavi e Farah Diba durante la loro visita in India nel 1970.

Scià Iran con re e regina Spagna

1970. La regina Sofia di Spagna e il re Juan Carlos in Iran, accanto a Mohammad Reza Pahlavi e Farah, l'imperatrice dell'Iran. © Michel Setboun/Corbis

Scià Iran Cina 1970

Nel 1970 si tiene una cena in onore del premier cinese Hua Guofeng al palazzo Niavaran di Teheran. © Michel Setboun/Corbis

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Il presidente americano Jimmy Carter in Iran per un banchetto nel palazzo presidenziale di Teheran.

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In Olanda nel 1971, dal principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld, principe consorte dei Paesi Bassi.

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1 ottobre 1971. L'imperatrice Farah Diba passa in rassegna le truppe a Persepolis in preparazione delle festività per i 2500 anni dell'impero persiano. © Hulton-Deutsch Collection/CORBIS

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Vestiti di gala per un ricevimento a Teheran il presidente Usa Richard Nixon, la first lady Pat Nixon, Reza Pahlevi e Farah Diba. 1 maggio 1972 © Wally McNamee/Corbis

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Il presidente della Repubblica italiana Giovanni Leone con la moglie Vittoria ricevono il benvenuto all'aeroporto di Teheran da Mohammad Reza Pahlavi e l'imperatrice Farah. 18 dicembre 1974. © Vittoriano Rastelli/Corbis

Scià Iran con Kissinger

18 febbraio 1975, uno dei momenti più tesi a livello internazionale per il Medio Oriente. Reza Pahlavi e Henry Kissinger, Segretario di Stato Usa, al termine di un incontro durato 3 ore e 40, in cui è emerso che l'Iran non era pronto ad affrontare un embargo del petrolio in caso di guerre nella regione. © James Andanson/Sygma/Corbis

Scia Iran 1975

Interessantissima foto del 1975, che vede ritratti insieme lo scià di Persia Reza Pahlavi e Saddam Hussein, all'epoca vicepresidente dell'Iraq. L'occasione sono gli Accordi di Algeri.

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Con Anwar Sadat, discusso presidente dell'Egitto. Successe a Nasser, scatenò la guerra del Kippur nel 1973, fece la pace con Israele e vinse il Nobel della Pace, diventando definitivamente un traditore per i palestinesi e per il mondo arabo. Fu ucciso in diretta tv il 6 ottobre del 1981, durante una parata militare, al Cairo.

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Reza Pahlavi accoglie il cancelliere della Germania Ovest Helmut Schmidt a Teheran, il 3 novembre 1975. © Sanden/dpa/Corbis

Scià Iran con Chirac

1 novembre 1976. Lo scià di Persia incontra Jacques Chirac in Francia, che era già stato primo ministro, ora in corsa per divenire presidente della Repubblica. © Henri Bureau/Sygma/Corbis

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Con Valery Giscard D'Estaing, nel 1977. Il presidente francese durante il suo mandato ottenne buoni risultati nei rapporti internazionali, attuando un riavvicinamento ai paesi occidentali, in particolare alla Repubblica Federale di Germania, e portando la Francia ad assumere una maggiore presenza in vari paesi, soprattutto nel Medio Oriente e in Africa.

Scià Iran

Per la metà degli anni settanta gli Usa, alleati dello scià, divennero sempre più diffidenti. Il presidente Jimmy Carter ritirò il sostegno americano quasi completamente quando le proteste di Khomeyni imperversarono in tutto l'Iran nel 1978, aiutando così a segnare il destino dello scià e dell'Iran.

Scià Iran

Le proteste in Iran contro lo scià diventano violente nel 1978. Qui un gruppo di manifestanti brucia il ritratto di Reza Pahlavi.

Scià Iran proteste autobus

scia iran esilio 1 gennaio 1979

Reza Pahlavi omaggiato dai suoi ormai ex-ufficiali, nel giorno del suo esilio dall'Iran, l'1 gennaio 1979. © Sygma/Corbis

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Eccezionale scatto, un soldato tenta di baciare i piedi del deposto scià di Persia. Un ultimo saluto prima dell'esilio da parte dell'ultimo fedelissimo.

Scia Iran esilio 1 gennaio 1979

Un'intensa immagine della moglie dello scià Mohammad Reza Pahlavi il giorno del loro esilio, l'1 gennaio 1979. © Sygma / Corbis

Scia Iran 16 febbraio 1979

16 febbraio 1979. Il ritratto dello scià Reza Pahlavi viene sostituito con quello dell'ayatollah Ruhollah Khomeini nel palazzo Niavaran di Teheran. © Alain Dejean/Sygma/Corbis

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13 luglio 1979. Richard Nixon incontra Reza Pahlavi, sua moglie Farah Diba e il figlio, l'erede al trono Reza Ciro Pahlavi, allora diciannovenne, in un country club di Cuernavaca. © Michael Norcia/Sygma/Corbis

Scià Iran protesta

Proteste a New York il 23 ottobre 1979, davanti all'ospedale in cui era ricoverato lo scià. Lo striscione dice 'Assassino di centinaia di migliaia di iraniani'... © Michael Norcia/Sygma/Corbis