Fragile festival torna a Parma dal 10 al 12 ottobre: tre giorni di talk, concerti e pratiche sostenibili per imparare a prendersi cura del pianeta.
Fragile festival torna a Parma dal 10 al 12 ottobre: tre giorni di talk, concerti e pratiche sostenibili per imparare a prendersi cura del pianeta.
Dopo il successo della prima edizione, torna a Parma Fragile festival, il festival diffuso che mette al centro la fragilità come risorsa per leggere e trasformare il presente. Un’occasione per creare connessioni tra sostenibilità ambientale e sociale, cittadinanza attiva, cultura, arte e pratiche quotidiane.
Dal 10 al 12 ottobre, la città ospita un programma ricco e multidisciplinare: talk, concerti, performance, showcooking, degustazioni e attività collettive per immaginare nuovi modi di abitare il pianeta, rafforzare i legami con le comunità e generare impatto.
Fragile festival è pensato come un workshop sulla sostenibilità, dove cittadini, professionisti, attiviste e attivisti, imprese e istituzioni si confrontano per costruire insieme nuove risposte alle fragilità del nostro tempo. Con un approccio inclusivo e partecipativo, Fragile vuole offrire strumenti pratici, soluzioni concrete e strategie per affrontare le trasformazioni ecologiche e sociali in corso.
Il programma 2025 si arricchisce e si radica ancora di più nel territorio. Un festival diffuso che si sviluppa in sei location nel centro di Parma – da Colonne28 a Casa della Musica, da Italia Veloce a Sala Show Cooking e Borgo del Gallo, tutte facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta in meno di dieci minuti l’una dall’altra – con quasi quaranta appuntamenti gratuiti.
Fragile festival parte da un’idea semplice ma radicale: le cose fragili non vanno ignorate, ma curate. E solo riconoscendo insieme ciò che è vulnerabile – nelle persone, nei territori, nei sistemi – possiamo generare risposte condivise e strategie di cambiamento.
I temi spaziano dalla moda responsabile all’educazione civica, dal cibo sostenibile all’ecologia dei sentimenti, passando per economia circolare, design, attivismo, salute pubblica e giustizia climatica. Ogni attività è pensata per attivare un senso di responsabilità, cura e co-creazione.
Dalle conferenze con ospiti dal mondo della cultura, dell’economia e dell’attivismo ambientale e sociale, agli showcooking e degustazioni a cura di realtà locali, da esperienze collettive come biciclettate urbane, yoga, meditazione e pulizia collettiva degli spazi pubblici, fino a mostre e concerti con artiste e artisti emergenti e affermati.
Alcuni dei nomi già annunciati: Martina Benedetti, divulgatrice scientifica, scrittrice e infermiera di terapia intensiva; Giulia Blasi, scrittrice e conduttrice radiofonica; lo showcooking dei Di Pazza; Simone Fontana, responsabile editoriale di Facta; il sindaco di Parma Michele Guerra; Laura Lusuardi, fashion coordinator di Max Mara; Serena Mazzini, social media strategist e content editor; la fashion specialist Silvia Stella Osella; Antonio Pascale, scrittore e autore televisivo; Fill Pill, divulgatore ambientale e stand up comedian; Marco Rambaldi, designer indipendente; Matteo Saudino, professore, attivista, youtuber e scrittore; Alessandro Tommasi, founder FutureProofSociety; Marco Spinelli, documentarista e divulgatore ambientale.
Ogni sera, il festival si chiude con un momento musicale collettivo, perché la cura passa anche attraverso l’ascolto, l’arte e le vibrazioni condivise. Tra i live confermati: Vasco Brondi in live acustico, Ginevra, Anna Carol, Coca Puma, Jiný Metro, Costanza Principe, in un intenso concerto di pianoforte, e Daria Huber. Tutti gli appuntamenti sono a partecipazione libera.
Anche quest’anno, LifeGate è main media partner del festival e cura una selezione di talk dedicati ai temi della moda sostenibile, della cura pubblica e della cultura della sostenibilità. Un contributo per amplificare il confronto su come la fragilità possa ispirare nuove narrazioni, visioni e pratiche trasformative.
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Fragile Festival è un invito ad accogliere la complessità del presente, abitando la fragilità non come debolezza, ma come leva per creare nuove possibilità. Non offre soluzioni preconfezionate, ma spazi di confronto, ascolto e trasformazione.
Se cerchi ispirazione concreta, nuove idee da mettere in pratica e una comunità con cui condividere visioni e azioni, Fragile è il posto giusto da cui (ri)partire.
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