Roma, il Gazometro al centro della rigenerazione urbana del quartiere Ostiense

Un nuovo murales al Gazometro sarà l’ulteriore tassello di un processo di rigenerazione che sta interessando uno dei quadranti più dinamici della Capitale.

Il Gazometro diventa il cuore pulsante della rigenerazione urbana che sta interessando il quartiere Ostiense a Roma. Dopo i diversi interventi che negli ultimi anni hanno coinvolto questo quadrante a ridosso del centro della Capitale – sorto negli anni 10’ del secolo scorso per ospitare la prima area industriale della città – una nuova opera di street art cambierà il volto di via del Commercio: il murales sorgerà proprio a due passi dal Gazometro, che a tutti gli effetti può essere considerato il più importante complesso post-industriale di Roma. Da simbolo di un passato industriale, questo luogo si tra trasformando in icona del futuro culturale e artistico della città.

L’artista marchigiano opera su diverse tipologie di spazio pubblico © Giulio Vesprini

L’opera dell’artista marchigiano Giulio Vesprini

A realizzare l’opera sarà Giulio Vesprini, artista marchigiano che fa della contaminazione e della multidisciplinarietà i suoi tratti distintivi. Da sempre abituato a far “dialogare” i propri lavori con tipologie di spazio pubblico anche molto diverse tra loro (dai muri agli arredi urbani, fino alle superfici pavimentali e ai playgrounds), Vesprini ha già lasciato il proprio segno sul Ponte della Scienza, che unisce il Teatro India proprio con il Gazometro. Il vecchio manto grigio che attraversava il fiume Tevere è stato trasformato in un’opera calpestabile: una “tela” di ben mille metri quadrati sulla quale i colori della natura nelle quattro stagioni si fondono con quelli del fiume sottostante.

L’intervento al Gazometro vede a fianco LifeGate e ROAD

Patrocinato dall’VIII Municipio di Roma, il nuovo murales di Vesprini sarà realizzato nella seconda metà dell’anno grazie al sostegno di LifeGate e ROAD. Rome Advanced District è una rete di imprese capace di aggregare pubblico e privato, puntando a creare nel complesso del Gazometro un vero e proprio hub dell’innovazione sostenibile; ciò attraverso un ecosistema imprenditoriale aperto e inclusivo che possa diventare un punto di riferimento per eventi, attività di education e sperimentazione creativa.

Il murales “Hunting Pollution” è tra i più rappresentativi del quartiere Ostiense © iStock

Il lavoro di Vesprini si inserirà nel contesto delle numerose opere già presenti nel quartiere Ostiense, che sin dal 2011 è diventato uno dei luoghi più importanti nel panorama italiano della street art. In particolar modo nell’ultimo periodo, qui si sta assistendo a una grande rinascita all’insegna della rigenerazione urbana, grazie a un disegno complessivo che punta a coinvolgere le principali realtà presenti.

 

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