Rock Files Today – 08 Giugno – Procol Harum

Oggi, 8 Giugno 1967. A Whiter Shade Of Pale, suggestiva ballad della rock band inglese Procol Harum, va al primo posto delle classifiche. Uscita solo tre settimane prima, la canzone è un sapiente mix di classica, folk e rock impreziosita dal suono affascinante dell’organo Hammond di Matthew Fisher, dalla potente vocalità di Gary Brooker e


Oggi, 8 Giugno 1967.
A Whiter Shade Of Pale, suggestiva ballad della rock band inglese
Procol Harum, va al primo posto delle classifiche. Uscita solo tre
settimane prima, la canzone è un sapiente mix di classica,
folk e rock impreziosita dal suono affascinante dell’organo Hammond
di Matthew Fisher, dalla potente vocalità di Gary Brooker e
dai testi sognanti del poeta Keith Reid.

Uno dei prototipi del nascente progressive rock, A Whiter Shade
Of Pale lancia il nuovissimo sodalizio Procol Harum, nato neanche
un mese prima dall’unione proprio tra Gary Brooker e Matthew
Fisher. A loro, si aggiungono il chitarrista Ray Royer e il
bassista David Knights.

Il curioso nome del gruppo (che è una forma latina un po’
sgrammaticata per “oltre le cose” – sarebbe più corretto
Procol His e non Procol Harum) sembra essere stata un’idea del
primo manager della band Guy Stevens. Un suo amico, infatti, aveva
un gatto con questo strano nome che però suonava bene.

Il successo di A Whiter Shade Of Pale fa la fortuna di Brooker e
soci ma rappresenta per il gruppo una specie di paletto quasi
invalicabile: molti dei pezzi successivi, infatti, cercano (spesso
senza riuscirci) di ricostruire sound e atmosfere di A Whiter Shade
Of Pale, a partire dalla quasi altrettanto fortunata Homburg.

40 anni dopo, Matthew Fisher fa causa agli altri membri del
gruppo pretendendo una fetta di royalties consistente sostenendo
che, avendo inventato lui il riff di organo che è il
trademark del brano, ha diritto a una percentuale maggiore.

Con il titolo di Senza Luce (ma con un testo più banale e
molto meno esoterico dell’originale) A Whiter Shade Of Pale , nello
stesso anno, il 1967, diventa un successo in Italia nella versione
dei Dik Dik.

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