Cop28, come il mercato delle compensazioni di CO2 minaccia i popoli indigeni
Il 6° giorno di Cop28 si è parlato di diritti degli indigeni. Ma c’è chi denuncia: il mercato dei crediti di CO2 è una minaccia per la loro terra.
Il 6° giorno di Cop28 si è parlato di diritti degli indigeni. Ma c’è chi denuncia: il mercato dei crediti di CO2 è una minaccia per la loro terra.
Quella dei lobbisti delle fonti fossili è la terza delegazione più nutrita presente alla Cop28 di Dubai. E ha un solo obiettivo: far fallire i negoziati.
Il 4 dicembre, alla Cop28 di Dubai, è il giorno della finanza climatica. Ambiziose, ma non ancora sufficienti, le cifre promesse per i paesi vulnerabili.
Il quotidiano The Guardian ha pubblicato dichiarazioni estremamente controverse del presidente della Cop28, al-Jaber.
La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ha spiegato che occorre affrontare la crisi climatica “senza radicalismi” e in modo “non ideologico”.
Nel secondo giorno della Cop28 a Dubai, a prendere la parola sono i leader. Approvata una dichiarazione su agricoltura e sistemi alimentari.
Nel primo giorno della Cop28 via libera al fondo per il loss and damage, gli indennizzi ai paesi che subiscono danni per colpa del riscaldamento globale.
I produttori di combustibili fossili rigettano le accuse dell’Agenzia internazionale dell’energia: “Non puntare il dito”. Ma intanto investono solo l’1% in energie pulite.
Sperando di ottenere finanziamenti alla Cop28, il Mozambico annuncia un ampio piano di transizione energetica. Ma non rinuncia alle bombe climatiche.
Dal 30 novembre al 12 dicembre si tiene la Cop28, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Ecco come ci arriviamo e cosa possiamo attenderci.