Il ministro della Salute, Roberto Speranza, e la ministra degli Affari regionali, Mariastella Gelmini, hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi le novità contenute nel nuovo dpcm (decreto del presidente del consiglio dei ministri), già firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, volto a contenere la diffusione del coronavirus in Italia.

Le misure entrano in vigore il 6 marzo e rimarranno valide fino al 6 aprile, vale a dire fino alle festività pasquali comprese. All’incontro con i giornalisti erano presenti anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli.

L’innovazione più rilevante riguarda la scuola: in area rossa gli istituti di ogni ordine e grado saranno attivi solo con la didattica a distanza, e lo stesso varrà per i territori in zona gialla o arancione con tasso di incidenza pari o superiore a 250 contagi su 100mila abitanti. In questo secondo caso la scelta spetterà alle singole regioni. Questo perché “la variante inglese ha dimostrato una particolare capacità di penetrazione tra i giovani” ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza in conferenza stampa.  La ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini ha annunciato che per le aree dove sarà prevista la didattica a distanza “il governo stanzierà 200 milioni per i congedi parentali”.

bambini distanziati a scuola
Nelle zone gialle e arancioni le regioni potranno decidere se adottare la didattica a distanza © Chris McGrath/Getty Images

Riaprono teatri e cinema, si resta nella propria regione

Il dpcm conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità. Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Ma dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura dei musei anche il sabato e nei giorni festivi, oltre alla possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento: la capienza non potrà superare il 25 per cento di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici, e nelle zone rosse i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Si amplia il novero dei paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti Covid tested, e a chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori. Gli arrivi dal Brasile sono particolarmente monitorati perché, hanno spiegato Locatelli e Brusaferro “la variante brasiliana al momento diffusa nel 4,3 dei casi soprattutto in alcune regioni del centro Italia”. Ma la variante ormai prevalente in Italia è quella inglese, giunta al 54 per cento: si tratta di un ceppo, ha spiegato Brusaferro,  “a più elevata trasmissibilità, anche se non più grave, e il modo migliore di contrastare la trasmissibilità è ridurre le occasioni di trasmissione”.

Il coordinamento con le regioni 

A livello istituzionale, il dpcm vara inoltre un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell’Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione proprio delle nuove varianti.

Nelle zone bianche, che per il momento si limitano alla sola Sardegna, si prevede la cessazione delle misure restrittive, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore. Restano però sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).

Il ministro Speranza, nel suo intervento, ha spiegato che “il principio guida del dpcm è la tutela della salute come faro, per far ripartire il paese seve vincere pienamente e convintamente la battaglia sanitaria, è la prima mattonella per una fase espansiva del nostro Paese”.