È un appuntamento corale quello organizzato venerdì 22 gennaio da Marco Montemagno, imprenditore ed esperto delle dinamiche del web, nell’ambito della campagna di equity crowdfunding lanciata da LifeGate su Mamacrowd. Dopo aver chiacchierato sul valore della sostenibilità nella moda, nell’arte, nel cinema e in tanti altri ambiti della nostra vita, è giunto il momento di affrontare uno dei temi cruciali per il nostro futuro: i cambiamenti climatici. A fare il punto sui fatti, sulle bufale e (soprattutto) sulle soluzioni sono Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate, e due giovani attivisti del movimento Fridays for future: Sofia Pasotto e Giovanni Mori. Entrambi sono presenze familiari per la community di LifeGate: Sofia Pasotto è il volto di Climatica, la video rubrica in onda su Facebook e Instagram, mentre Giovanni Mori conduce la trasmissione Radio for future.

Dare voce alla scienza, contro le bufale

Un tema come la plastica negli oceani, ricorda Simone Molteni, è semplice da comprendere. Basta guardare la foto di una tartaruga soffocata da un sacchetto per sentire una stretta allo stomaco, sentirsi responsabili e decidere di usare una borsa di stoffa per fare la spesa. Quando entra in gioco il clima, invece, all’apparenza è tutto più fumoso. Sappiamo che ogni azione individuale ha delle conseguenze, ma sono conseguenze che non possiamo vedere e toccare nell’immediato. Ecco, allora, che fioccano le bufale. “Il riscaldamento globale non esiste”, “è normale che il clima cambi nel tempo”, “ormai è troppo tardi per cambiare le cose”. False credenze che sono state al centro di questa lunga e vivace chiacchierata, condita dai commenti del pubblico.

Sul tema in realtà esistono delle evidenze accertate dalla comunità scientifica, fatte di modelli sulle conseguenze del riscaldamento globale che vengono puntualmente confermati dalle misurazioni. Il problema sta nel fatto che sui mass media regna ancora una gran confusione, amplificata dal proliferare incontrollato di opinioni sui social network. Ed è qui che il cammino di LifeGate si incrocia con quello dei Fridays for future. Due realtà che condividono lo stesso grande obiettivo, risvegliare una nuova coscienza sociale e ambientale, e un linguaggio che parla direttamente alla mente e al cuore delle persone. Perché gli impegni dei governi e i traguardi della tecnologia sono fondamentali per ridurre le emissioni di gas serra e invertire la rotta della crisi climatica in corso, ma devono essere accolti da una cittadinanza che li fa propri, con una sincera volontà di contribuire al cambiamento.

La campagna di equity crowdfunding di LifeGate

LifeGate ha deciso di intraprendere un percorso per diventare una public company e agire sul fronte della sostenibilità grazie alle azioni di chi crede in un futuro sostenibile: ciascuno di voi potrà partecipare all’equity crowdfunding in prima persona, diventando socio dell’azienda.

L’obiettivo è supportare tre progetti – LifeGate Way, LifeGate Education e la piattaforma di informazione LifeGate – per vincere la sfida per un futuro migliore per noi e le prossime generazioni. Grazie al raggiungimento della soglia dei 200mila euro, il primo progetto è già partito.

È LifeGate Way, un acceleratore che aiuta le startup a crescere, mettendo a loro disposizione diversi servizi: consulenze, formazione, visibilità, canali di finanziamento, spazi fisici, opportunità di fare network. Un hub per selezionare le realtà più promettenti guidate da valori, talenti e competenze.

LifeGate le porte della società e mette sul piatto il suo cuore, la sua passione. Perché solo insieme si può vincere la sfida del riscaldamento globale, la più importante del secolo. Solo restando uniti si può rendere il mondo un posto migliore e garantire un futuro alle nuove generazioni. Basta un piccolo gesto per diventare parte di tutto questo. La campagna di equity crowdfunding continua.