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Pochi sono in linea con gli accordi di Parigi

CAT_2021NetZeroTargets
Dati Climate Action Tracker © https://climateactiontracker.org/

Partiamo dalla premessa che, nonostante la maggior parte dei paesi di tutto il mondo abbia espresso una data entro la quale azzerare le emissioni nette di CO2, dopo la fine dei lavori della Cop26 a Glasgow è chiaro che esiste un enorme divario in termini di credibilità, azione e impegno tra le stesse nazioni. Ufficialmente, sono 136 su 198 gli stati (dato di Net zero tracker) che hanno fissato una data in cui raggiungeranno l’obiettivo emissioni nette zero: tali paesi rappresentano il 90 per cento delle emissioni globali.

Tra questi, l’unico al mondo ad aver presentato un piano compatibile con l’Accordo di Parigi, secondo quanto stabilito dall’organizzazione Climate action tracker (Cat), è il Gambia. Il più piccolo paese dell’Africa orientale, con una popolazione di 2,4 milioni di persone, produce appena lo 0,01 per cento delle emissioni di gas serra globali annuali.

Dopo il Gambia, solo Cile e Costa Rica hanno piani ritenuti “accettabili”. Secondo le analisi del Cat, i paesi che producono più emissioni nocive (India, Cina, Russia) hanno presentato piani gravemente insufficienti, così come le azioni previste da Stati Uniti ed Unione europea non sono ancora sufficienti.