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Ottavo episodio – 22 gennaio. Driving adaptation & resilience

Rincuora l’immagine del ministro dell’Ambiente italiano, Sergio Costa, al telefono con John Kerry, l’inviato speciale per il clima del nuovo presidente statunitense, Joe Biden. “La lotta contro i cambiamenti climatici ha ritrovato un grande alleato”, scrive il ministro. Il giorno stesso del suo insediamento, Biden ha riportato gli Stati Uniti all’interno dell’Accordo di Parigi sul clima. Un ottimo punto di partenza, cui far seguire azioni concrete.

È in quest’atmosfera che si inserisce la puntata di gennaio di Youth4Climate Live, incentrata sull’adattamento e sulla resilienza. Nel bel mezzo di una crisi climatica, questi concetti sono importanti quanto quello di mitigazione. Con l’aumento dei fenomeni meteorologici estremi, conseguenza del riscaldamento globale, a fare i conti con i danni peggiori sono spesso le popolazioni più vulnerabili del Pianeta, in aree dove lo sviluppo viene minacciato proprio dal clima che cambia. Per questo è necessario mettere in atto strategie di prevenzione per limitare le conseguenze negative.

In questo episodio si enfatizza il ruolo dei giovani sia nel garantire supporto a iniziative di questo tipo – attraverso le pressioni sul mondo politico, l’advocacy, la mobilitazione – sia tramite l’imprenditoria, specialmente nei settori dell’energia e dell’agricoltura. Inoltre, vengono messe in luce le potenzialità dell’osservazione dallo spazio, che può essere impiegata per sviluppare sistemi di previsione delle calamità naturali e per localizzare le aree più colpite dall’emergenza.

Proprio per questo all’incontro partecipa Jean-François Clervoy, astronauta dell’Agenzia spaziale europea. Insieme a lui c’è Inger Andersen, direttore esecutivo dell’Unep (il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente). I giovani attivisti che partecipano, invece, sono: Joshua Amponsem (Ghana), fondatore della Green Africa youth organization e youth fellow presso il Global center on adaptation; Satrio Wicaksono (Indonesia), scienziato-ambientalista, vincitore nel 2020 della Space4Youth competition; e Joyce Najm Mendez (Brasile), imprenditrice nel settore dell’acqua e dell’energia e membro del Centro per la ricerca costituzionale delle Nazioni Unite.