dal 15 Novembre al 25 Gennaio
Milano
Radiceunopercento
Mostra

Dopo il successo delle edizioni precedenti, il Museo della Permanente di Milano accoglie nuovamente una delle mostre più amate dal pubblico: il Wildlife Photographer of the Year, il celebre concorso di fotografia naturalistica indetto dal Natural History Museum di Londra. Dal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026, la città diventa tappa italiana del tour mondiale che porta in scena le cento immagini vincitrici dell’edizione 2025, selezionate tra oltre 60mila scatti provenienti da 113 paesi.

Un appuntamento che unisce arte, scienza e impegno ambientale, capace di emozionare e sensibilizzare il pubblico di ogni età grazie alla potenza visiva della fotografia.

100 scatti per raccontare il pianeta

Organizzata dall’associazione culturale Radicediunopercento, in collaborazione con il Natural History Museum di Londra, la mostra presenta un percorso visivo immersivo, allestito con light panels retroilluminati a Led che esaltano colori, luci e dettagli delle immagini.
Un grande schermo proietta inoltre le 25 fotografie finaliste del People’s Choice Award, mentre una sala video propone interviste, backstage e approfondimenti dedicati ai fotografi e ai temi ambientali.

Che cos’è il Wildlife Photographer of the Year

Nato nel 1965 su iniziativa del Natural History Museum di Londra, il Wildlife Photographer of the Year è da sempre considerato il più prestigioso concorso di fotografia naturalistica al mondo. Ogni anno migliaia di professionisti e appassionati si confrontano con immagini che combinano rigore scientifico, arte e sensibilità etica, selezionate da una giuria internazionale in forma anonima. Il risultato è una collezione che celebra la bellezza e la fragilità della biodiversità, offrendo uno sguardo potente e universale sul rapporto tra uomo e natura.

I vincitori dell’edizione 2025

Il titolo di Wildlife Photographer of the Year 2025 è stato assegnato al fotografo sudafricano Wim van den Heever per lo scatto Ghost Town Visitor (Visitatore della città fantasma), che ritrae una iena bruna tra i resti abbandonati di una città mineraria in Namibia, potente simbolo della natura che si riappropria degli spazi umani.

Lo Young Wildlife Photographer of the Year 2025 è invece l’italiano Andrea Dominizi, primo nostro connazionale a vincere nella categoria giovani, con After the Destruction (Dopo la distruzione): un coleottero tra gli alberi abbattuti dei Monti Lepini, ritratto come emblema di resilienza e rinascita.

Tra i fotografi italiani premiati, anche Philipp Egger, vincitore nella categoria Ritratti di animali con Shadow Hunter (Cacciatore di ombre); Fortunato Gatto, Roberto Marchegiani e Gabriella Comi, tutti autori di immagini segnalate o menzionate per l’eccellenza artistica e tecnica.

L’Impact Award, istituito nel 2024, va al brasiliano Fernando Faciole per Orphan of the Road (Orfano della strada), un tenero e drammatico ritratto di un cucciolo di formichiere gigante sopravvissuto a un incidente stradale e curato in un centro di riabilitazione.

Immagini che fanno riflettere

Le fotografie esposte raccontano paesaggi remoti, animali rari e comportamenti sorprendenti, ma anche i segni dei cambiamenti climatici e della perdita di habitat. Tra le novità di quest’anno, un’area della mostra è dedicata al Biodiversity Intactness Index (BII), strumento sviluppato dal Natural History Museum per misurare la biodiversità residua in ogni area del pianeta: un invito concreto a conoscere e proteggere gli ecosistemi più vulnerabili.

Un’esperienza inclusiva e interattiva

L’edizione milanese introduce una nuova modalità di visita accessibile: accanto ad alcune fotografie sono presenti QR code con descrizioni morfologiche audio certificate DescriVedendo, realizzate in collaborazione con l’Associazione nazionale subvedenti.
Tornano inoltre le visite guidate con Marco Colombo (venerdì alle ore 18:30, 19:30 e 20:30, costo 7 euro) e le visite tematiche interattive curate dal Gruppo Pleiadi, rivolte a famiglie, ragazzi e adulti.

Incontri con i protagonisti della fotografia naturalistica

Come da tradizione, la mostra propone un ciclo di incontri serali gratuiti (ore 21:00) con fotografi e divulgatori scientifici:

  • Sabato 13 dicembreFrancesco Tomasinelli: “Chele e corazze: i segreti dei crostacei”
  • Sabato 10 gennaioLuca Eberle: “Dai tropici al Mediterraneo: storie di natura e conservazione”
  • Sabato 17 gennaioMarco Colombo: “Il cuore pulsante delle Alpi”
  • Sabato 24 gennaioPietro Formis ed Emilio Mancuso: documentario “Marine Animal Forest”

Ingresso gratuito con il biglietto della mostra.