Biomateriali di This is grown
La biodesigner Jen Keane ha manipolato il processo di crescita di un batterio che si trova comunemente nel tè di kombucha,il k. rhaeticus, impiegandolo in una nuova forma di 'tessitura microbica' per creare un materiale forte, leggero, personalizzabile e completamente compostabile, più forte dell’acciaio e più resistente del Kevlar © Adam Toth
Biomateriali di This is grown
Dettaglio della sneaker realizzata dalla biodesigner Jen Keane con il biomateriale da lei messo a punto nel suo progetto This is grown © Vita Larvo
Biomateriali di This is grown
Progetto This is grown della biodesigner Jen Keane per la tessitura microbica di un materiale ottenuto dalla manipolazione del processo di crescita del batterio k. rhaeticus, che si trova comunemente nel tè di kombucha, e la realizzazione di sneakers in materiali bioderivati © Jen Keane
Biomateriali di This is grown
Progetto This is GMO, della biodesigner Jen Keane con il biologo sintetico Marcus Walker, per lo sviluppo di un batterio auto-tingente capace di produrre cellulosa e melanina, e utilizzato nel processo di tessitura microbica di Keane, per ottenere la prima tomaia di sneakers coltivata: tessuta e tinta da un singolo organismo geneticamente modificato, compostabile al 100 per cento e totalmente priva di materiali sintetici o coloranti © Ed Tritton.
Jen Keane e il biologo sintetico Marcus Walzer hanno sviluppato un batterio auto-tingente, capace cioè di produrre cellulosa e melanina, che ha permesso di ottenere This is gmo, la prima tomaia di sneakers “coltivata”, tessuta e tinta da un singolo organismo geneticamente modificato, compostabile al cento per cento e totalmente priva di materiali sintetici o coloranti.