Rock Files Today – 12 Dicembre – Arthur Lee

Oggi, 12 Dicembre 2001 Coalinga, California Dalla Pleasant Valley State Prison esce oggi uno dei detenuti più celebri. E’ un uomo di colore che ha 56 anni. Si chiama Arthur Lee e, nei favolosi Sixties, era il front man della rock band psichedelica dei Love, uno dei gruppi cult della scena hippie di Los Angeles


Oggi, 12 Dicembre 2001
Coalinga, California
Dalla Pleasant Valley State Prison esce oggi uno dei detenuti
più celebri.
E’ un uomo di colore che ha 56 anni. Si chiama Arthur Lee e, nei
favolosi Sixties, era il front man della rock band psichedelica dei
Love, uno dei gruppi cult della scena hippie di Los Angeles e
dintorni.
Nell’autunno del 1996 è stato condannato a 12 anni per
possesso illegale di armi da fuoco.
Non è la prima volta che si trova nei guai.
A fine anni 80 era finito dentro un paio di volte: per atti
violenti ma anche per possesso e spaccio di stupefacenti.
Insomma, per la polizia di Los Angeles, Arthur Lee è una
specie di “osservato speciale”. Così, (questa volta) la
corte è particolarmente severa.
In carcere, non rilascia interviste né dichiarazioni.
Evita persino le visite.
La sua “buona condotta” gli vale un cospicuo taglio della pena.
Dei 12 anni previsti, Lee ne sconta poco meno di sei.
E, anche se, (mentre è in carcere) due dei suoi amici dei
Love (il chitarrista e cantante Bryan Maclean e il bassista Kenny
Forssi) sono scomparsi, quando esce di prigione Arthur Lee
ridà vita al leggendario sodalizio degli anni 60.
Addirittura, ripropone in concerto la track list dell’album
più acclamato, quel Forever Changes che, dalla critica,
è considerato una pietra miliare del rock psichedelico.
Nell’aprile del 2006 gli viene diagnosticata una grave forma di
leucemia.
Meno di 5 mesi dopo, il 3 agosto del 2006, a Memphis, Arthur Lee
muore.
Al suo fianco, sino all’ultimo respiro, l’amatissima moglie
Diane.

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