Rock Files Today – 15 maggio – Oasis

Oggi, 15 Maggio 1997. Gli Oasis denunciano un sito Internet che senza autorizzazione pubblica loro fotografie, i testi delle canzoni e alcuni brani musicali. La loro casa discografica, la Sony, li affianca nell’azione legale. La band dei fratelli Liam e Noel Gallagher, nata a Manchester nel 1991, è ai vertici della popolarità. Neanche un anno


Oggi, 15 Maggio 1997.
Gli Oasis denunciano un sito Internet che senza autorizzazione
pubblica loro fotografie, i testi delle canzoni e alcuni brani
musicali.
La loro casa discografica, la Sony, li affianca nell’azione
legale.

La band dei fratelli Liam e Noel Gallagher, nata a Manchester
nel 1991, è ai vertici della popolarità. Neanche un
anno e mezzo prima è stato pubblicato (What’s The Story?)
Morning Glory, il loro secondo album che si rivela un successo
stratosferico. Il disco, a tutt’oggi, ha venduto quasi 20 milioni
di copie.

Il brit-pop del gruppo di Manchester, che paga tributo
all’ispirazione e allo stile dei Beatles, piace ai ragazzi di fine
Millennio. Che, però, sono anche i primi grandi fruitori di
Internet.

La causa degli Oasis contro un sito Internet anticipa di 3 anni
le lotte dei Metallica contro Napster, il sito di condivisione di
file musicali che consente di scaricare gratuitamente la
musica.

Nonostante le laute parcelle ad avvocati e studi legali, i
fratelli Gallagher prima e tutte le multinazionali del disco poi
dovranno arrendersi al potere del web e alla sua difficoltà
di essere controllato. Sarà l’inizio della fine della
potente e monopolizzante industria discografica e la nascita di una
nuova stagione in cui prolifereranno le etichette indipendenti.

Ma sarà anche l’inizio della fine della parabola
artistica degli Oasis sempre più coinvolti in litigi tra i
due fratelli, scandali, polemiche e pettegolezzi. E sempre
più lontani dalle bellissime canzoni di (What’s The Story?)
Morning Glory tra cui la celebre Wonderwall, dedicata pare da Noel
Gallagher alla sua fidanzata (e poi moglie) dell’epoca Meg Matthews
che viene paragonata a un muro del college nel quale sono affissi
tutti i grandi idoli dello sport. Il pezzo è basato,
strumentalmente, sul tema di Wonderwall Music, colonna sonora del
film Wonderwall di George Harrison.

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