Michele Cinque. Nei miei film le ingiustizie che riguardano tutti noi
Basta separazioni fra migranti ed europei. Ecco il messaggio di Michele Cinque, regista dei documentari Iuventa e Jululu presentato al Milano Film Festival 2017.
Basta separazioni fra migranti ed europei. Ecco il messaggio di Michele Cinque, regista dei documentari Iuventa e Jululu presentato al Milano Film Festival 2017.
Ai migranti vengono imposti i lavori forzati o la prostituzione. Si parla di un autentico “mercato degli schiavi” in Libia.
Da 20 a 45 milioni di persone sono gli schiavi moderni, nel mondo. In catene bambini, donne, migranti, in tutti i continenti. Pare che il giro d’affari della schiavitù globale sia ancora miliardario, anche se le stime sono offuscate dall’omertà, dall’ignoranza, dalla povertà, dall’arretratezza dei sistemi giuridici, dalla pochezza dei mezzi di tracciabilità.
Questo strumento consente di capire quanto i nostri acquisti contribuiscono allo sfruttamento di altri esseri umani
La Giornata internazionale di commemorazione della tratta degli schiavi e della sua abolizione del 25 marzo è dedicata alle donne schiave.
I disastri causati dai cambiamenti climatici mettono in ginocchio molte famiglie indiane, portandole a livelli di povertà estrema. Una condizione che convince padri e madri a lasciare i loro figli nelle mani di trafficanti di essere umani, per farli lavorare illegalmente o per inserirli nel racket della prostituzione. A svelare questa situazione drammatica è stato
Una brutta storia che riguarda alcuni lavoratori in Brasile, in cui protagonista è l’industria della moda, che ha avuto un lieto fine. È quella accaduta a San Paolo, dove i fornitori della Renner, una grande catena che vende vestiti molto conosciuta nel paese, a fine novembre sono stati coinvolti in uno scandalo di riduzione in schiavitù di 37 boliviani.
In occasione della Giornata mondiale per l’abolizione della schiavitù ecco una serie di film per approfondire un fenomeno oscuro e terribile.
Nonostante sia stata abolita la schiavitù continua ad esistere e ha assunto nuove forme che vessano i soggetti più deboli come minori e migranti.
Il rischio maggiore oggi è la perdita della memoria che rischia di cancellare un passato oscuro. Per tenere vivo il ricordo il 25 marzo si festeggia l’abolizione della schiavitù.