
Re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi si è scusato per gli anni di schiavitù olandese
“Oggi, come vostro re e membro del governo, chiedo scusa in prima persona”, ha detto il re nel giorno che commemora l’abolizione della schiavitù olandese
“Oggi, come vostro re e membro del governo, chiedo scusa in prima persona”, ha detto il re nel giorno che commemora l’abolizione della schiavitù olandese
La schiavitù moderna è un problema reale in varie zone del mondo. E riguarda anche i paesi del G20, perché importano beni che sono frutto di lavoro forzato.
A decenni di distanza, il premier dei Paesi Bassi Mark Rutte si è scusato per il ruolo del suo paese nello sfruttamento degli schiavi.
48 uomini erano imprigionati e lavoravano senza stipendio nelle piantagioni di palme da olio. Il politico lo descrive come un programma di riabilitazione.
Dal 2008 a oggi 31 raid di polizia hanno salvato 333 persone in condizioni di schiavitù nelle miniere brasiliane. Ora le operazioni sono più difficili a causa di Bolsonaro.
L’edizione del 2020 è incentrata sulla necessità di colmare il divario delle disuguaglianze per raggiungere la giustizia sociale.
Il rischio maggiore oggi è la perdita della memoria storica. Per tenere vivo il ricordo, l’Onu ha indetto il 25 marzo la Giornata mondiale per l’abolizione della schiavitù.
I bordelli di Faridpur, in Bangladesh, sono prigioni con porte invisibili dove le donne sono costrette in un circolo di schiavitù ed emarginazione, le cui catene sono difficili da spezzare.
Schiave sessuali, bambini soldato, uomini costretti ai lavori forzati. Sono quasi 25mila le vittime della tratta di esseri umani nel mondo.
Per la Giornata mondiale delle bambine, Terre des Hommes presenta il nuovo dossier #InDifesa, per fare luce sui reati di violenza nei confronti delle più piccole. In Italia registrato un aumento dei maltrattamenti sui minori.