“Signor Presidente sono il moderatore di questo dibattito, e vorrei che mi lasciasse porre la mia domanda prima di rispondere”, ha dichiarato Chris Wallace, il giornalista di Fox News che ha avuto la sfortuna, difficile ritenerla una fortuna, di moderare, nella notte italiana tra il 29 e il 30 settembre, il primo dei tre dibattiti presidenziali previsti tra Donald Trump, presidente degli Stati Uniti in carica e candidato repubblicano, e Joe Biden, candidato alla presidenza per il Partito democratico.

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Forse Chris Wallace ha avuto l’onore e l’onere di moderare il dibattito presidenziale più difficile © Olivier Douliery-Pool/Getty Images

Dopo aver interrotto chiunque per quasi 90 minuti, persino Wallace che più volte non è riuscito a terminare neppure le sue domande, come fosse un terzo candidato, Trump ha dato dimostrazione di non voler rispettare alcuna regola, alcuna persona, se non la sua regola di interrompere qualunque argomentazione – i candidati dovrebbero avere due minuti per rispondere alle domande dell’intervistatore senza interruzioni.

Tra le risposte che rimarranno, forse, da questo dibattito, c’è la mancata condanna di Trump del gruppo di bianchi suprematisti Proud boys, chiedendo ai suoi membri di “fare un passo indietro e aspettare”. Cosa avrà voluto dire? E Biden che ha più volte chiesto al”pagliaccio”, pardon, a Trump di “stare zitto”.

L’unica notizia che si può tirare fuori da questo dibattito è che i prossimi due dibattiti saranno il 15 e il 22 ottobre. E buongiorno.