Premi Nobel

Bob Dylan vince a sorpresa il premio Nobel per la Letteratura 2016

Dopo oltre dieci anni di candidature al premio Nobel per la Letteratura, Bob Dylan ce l’ha fatta: ha finalmente ottenuto l’ambito riconoscimento dell’Accademia svedese. L’enigmatico cantautore di Duluth, Minnesota, ha vinto a sorpresa il premio della 108° edizione “per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione musicale americana“.     Bob Dylan è il primo

Dopo oltre dieci anni di candidature al premio Nobel per la Letteratura, Bob Dylan ce l’ha fatta: ha finalmente ottenuto l’ambito riconoscimento dell’Accademia svedese. L’enigmatico cantautore di Duluth, Minnesota, ha vinto a sorpresa il premio della 108° edizione “per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione musicale americana“.

 

Bob Dylan nel 1979
Bob Dylan live a San Francisco nel 1979. Foto di George Rose/Getty Images.

 

Bob Dylan è il primo musicista o cantautore a ottenere il Premio Nobel per la Letteratura, il più importante riconoscimento che il mondo della cultura assegni, e con esso una borsa di circa 900mila euro.

Non è tuttavia la prima volta che Dylan figurava nell’elenco dei possibili vincitori. Era da oltre dieci anni, infatti, che l’autore di Blowin’ in the Wind e Like a Rolling Stone faceva capolino nelle speculazioni degli osservatori internazionali. Questa volta però, davanti a una platea visibilmente emozionata, c’è riuscito. Caso vuole, nello stesso giorno in cui si piange la scomparsa di un Nobel per la Letteratura italiano, Dario Fo.

Bob Dylan l’ha spuntata, tra l’altro, su concorrenti molto più accreditati come il favoritissimo Philip Roth, il giapponese Haruki Murakami, il keniota Ngugi wa Thiong’o e il poeta siriano Adonis.

Intervistata dopo l’assegnazione del premio, la segretaria permanente dell’Accademia svedese Sara Danius spiega che non si è trattato di un atto rivoluzionario:

Se guardiamo indietro a 2500 anni fa, poeti come Omero o Saffo scrissero testi che dovevano essere interpretati o ascoltati anche con l’accompagnamento di strumenti musicali. Lo stesso succede con Bob Dylan. Leggiamo e apprezziamo ancora oggi Omero e Saffo, e anche Dylan può e dovrebbe essere letto perché è un grande poeta.

Danius suggerisce di ascoltare l’album Blonde on Blonde (1966) di Dylan per capirne la grandezza. Non è l’unica a pensarlo: nel 1999 un professore universitario di letteratura e poesia a Oxford, Andrew Motion, dichiarò che il brano Visions of Johanna aveva il miglior testo mai scritto per una canzone di musica leggera e propose la candidatura di Bob Dylan al Premio Nobel per la Letteratura.

 

Immagine di copertina: Bob Dylan nel 2006. Foto di Michael Kovac/WireImage

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