Sono stati oltre 4.500 gli scatti che hanno tentato di aggiudicarsi l’Underwater photographer of the year 2021 (Upy), il prestigioso concorso che celebra l’arte della fotografica subacquea, che sia negli oceani, nei laghi o addirittura nelle piscine. Ma la foto di Renee Capozzola ha conquistato tutti, specialmente la giuria, composta quest’anno dai fotografi Peter Rowlands, Martin Edge e Alexander Mustard.

Renee Capozzola underwater photographer of the year
Renee Capozzola – Vincitrice categoria Wild angle e vincitrice dell’Underwater photographer of the year 2021 © Renee Capozzola/UPY 2021

La foto di Renee Capozzola vince l’Underwater photographer of the year 2021

La statunitense Capozzola è la prima donna a vincere questo premio, sbaragliando la concorrenza che proveniva da 68 paesi diversi con uno scatto di due squali realizzato nella Polinesia francese. Per immortalare “Sharks’ skylight”, questo il titolo della foto, si è spostata dalla California, dove vive, fino alla piccola isola di Moorea. “La Polinesia francese ha a cuore gli squali ed è il mio posto preferito per fotografarli”, ha raccontato.

Mustard, presidente della giuria, ha definito questa composizione come “una fotografia di speranza, un assaggio di come gli oceani potrebbero diventare se solo gli dessimo una possibilità: un bacino di vita sopra e sotto la superficie”.

Un italiano è arrivato secondo nella categoria per la conservazione della fauna marina

Sono 13 le categorie dell’Upy, di cui una dedicata alla conservazione della fauna marina. Karim Iliya si è aggiudicato questo titolo con il suo scatto “Croweded island” che raffigura un’affollata isola vicino a Panama. Questa categoria è aperta a foto realizzate sia sott’acqua sia in superficie che mostrano problemi di conservazione legati all’oceano ed è la prima volta che a vincere sia una foto realizzata fuori dall’acqua. “Questo premio mi è particolarmente caro – ha scritto Iliya, vincitore anche della categoria Comportamento –, dato che negli anni ho smesso di scattare fotografie per puri fattori estetici, ma ho cercato di fare la differenza nella vita di queste creature, aumentando la consapevolezza sulla fauna selvatica e gli ecosistemi naturali del mondo. C’è ancora molto da fare, ma è incoraggiante vedere che il mio lavoro potrebbe avere anche il più piccolo impatto nella protezione di questo meraviglioso pianeta”.

Karim Iliya
Karim Iliya – Vincitore categoria Marine Conservation Photographer of the Year 2021 © Karim Iliya/UPY 2021

Il secondo posto è andato a un italiano, Pasquale Vassallo che ha immortalato una scena fin troppo comune nei nostri mari. “Durante una gita al mare ho notato la forte presenza di queste retine di plastica, chiuse come se fossero caramelle. Non ne capivo il senso. I giorni seguenti, con l’aiuto di alcuni pescatori locali, ho scoperto che erano il cuore di una trappola. Vengono riempite di pesci porti e inserite in un’altra rete. L’odore dei cadaveri attira dei piccoli molluschi – le lumachine di mare, i Nassarius mutabilis – che una volta entrati non possono più uscire. Quando la trappola viene svuotata, queste retine vengono abbandonate in mare, inquinando e diventando delle trappole per altri organismi”

Pasquale Vassallo
Pasquale Vassallo – Secondo classificato categoria Marine Conservation Photographer of the Year 2021 © Pasquale Vassallo/UPY 2021

I giudici sono rimasti impressionanti da questo scatto, un esempio perfetto e tangibile del ghost fishing, un fenomeno diffuso in tutto il mondo nel quale gli strumenti per la pesca, tra cui anche oggetti in plastica come questo, continuano a mietere vittime, anche dopo anni che sono stati abbandonati.