Cammini e itinerari

Magna via Francigena, 160 km di sentieri antichi per attraversare la Sicilia

Si attraversa l’isola a piedi, dal Mediterraaneo al Tirreno, per conoscere la Sicilia autentica: succede lungo la Magna via Francigena, un cammino di tradizione antica che emoziona ancora oggi.

Un cammino per tutti che conta nove tappe, quasi 160 chilometri di sentieri – strade bianche o provinciali poco trafficate – e una media di 20-25 chilometri a tratta: la Magna via Francigena è il modo più naturale per attraversare la Sicilia. Come si faceva una volta, camminando e godendo di ogni attimo e ogni chilometro. Da Palermo ad Agrigento un’esperienza unica che è ben raccontata da questo video realizzato da Leonardo Ofria e Marco Nicontra di Avenir.

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Magna via Francigena, il cammino che attraversa l’isola

È un cammino antico la Magna via Francigena, che custodisce nei suoi sentieri e a ogni tappa la memoria della regione. Si tratta di un tratto di viabilità storica siciliana che collegava Agrigento a Palermo sin dall’età romana che già a quei tempi veniva chiamato “magna” perché grande e percorribile e “francigena”, ossia legata ai cavalieri Franchi, conosciuti da noi come i Normanni, venuti dalle coste francesi. Il progetto del cammino e la sua valorizzazione attraverso il sito Magna via Francigena si propone di collegare i vari punti di sosta antichi e di confrontarli con i moderni sentieri e con le “regie trazzere”, patrimonio storico viario della Sicilia.

Le storie e le curiosità da raccontare sul cammino sono molte ma forse è meglio scoprirle percorrendolo, mentre sono poche le indicazioni da avere prima di decidere di partire. La Magna via Francigena è adatta a tutti: credenti o non, più o meno sportivi. Lungo i sentieri potreste incontrare appassionati trekker, semplici turisti, devoti e persone di ogni età. Ciò che è certo è che tutti sono accumunati dalla passione per il cammino, un atto semplice e meraviglioso che permette di vivere il territorio lentamente ma consapevolmente.

Magna via francigena
Magna via Francigena. Palermo è una delle tappe. Foto di Salvo Balsamo per Cammini francigeni di Sicilia

Anche chi ha lavorato al progetto ama camminare e si capisce dall’ottimo risultato: sul sito si trovano tutte le informazioni necessarie, dalle descrizioni e le mappe delle varie tappe sino all’elenco dettagliato di tutte le strutture di accoglienza. Non manca nulla, nemmeno i materiali che fanno di un cammmino un “vero cammino”: come per quello ben più noto di Santiago, ci sono le credenziali e il testimonium che vi consigliamo di richiedere. Grazie alle credenziali infatti – che vanno fatte timbrare a ogni tappa raggiunta – potrete avere delle condizioni favorevoli per l’accoglienza e i pasti in quanto pellegrini. Il testimonium invece è l’attestato che vi verrà rilasciato se avrete percorso almeno 100 chilometri.

Ogni comune toccato dal cammino è descritto in una chiara scheda dove ne vengono elencati e segnalati anche i cenni storici, le aree archeologiche e i siti protetti perché camminare in modo consapevole significa conoscere i territori che si attraversano rispettandone anche la cultura e le specificità. È chiaro che intraprendere un cammino di questo genere non è soltanto un’attività sportiva e turistica ma forse e soprattutto un momento di profonda riflessione personale attraverso la connessione con la natura.

La Magna via francigena
La Magna via francigena. Il percorso tocca tre province della regione: Palermo, Caltanissetta e Agrigento

Le tappe della Magna via Francigena

Percorribile tutta o in parte senza alcun vincolo, la Magna via Francigena tocca tre province della regione: Palermo, Caltanissetta e Agrigento, dal Mar Tirreno al Mediterraneo il cammino attraversa la Sicilia partendo dal capoluogo. Si inizia quindi dal suo luogo simbolo, la Cattedrale di Palermo e seguendo corso Calatafimi si raggiunge Monreale e la sua Cattedrale camminando fianco a fianco con l’Itinerarium Rosaliae.

Da qui attraversata la valle si supera la Conca d’Oro e si giunge alle colline di Santa Cristina Gela e al lago di Piana degli Albanesi. La via prosegue per le distese di grano verso il santuario di Tagliavia e verso Corleone, raggiunta la quale si inoltra verso Prizzi. Si entra nel borgo dei Sicani dopo aver girato attorno al lago artificiale e da qui si prosegue verso la Riserva naturale di Monte Carcaci per giungere a Castronovo di Sicilia, centro geografico della Magna via.

Il percorso da qui segue il corso del fiume Platani passando da Cammarata e San Giovanni Gemini, fino a tagliare la ferrovia, la statale e inerpicarsi verso la rocca di Sutera. Sotto la mole di San Paolino la via prosegue toccando i borghi rurali di Campofranco, Milena e Racalmuto e raggiunge il centro di Grotte, piccolo centro abitato dell’agrigentino. Le ultime tappe portano a superare il Platani e raggiungere il borgo minerario di Comitini e di Aragona per finire con il centro di Joppolo Giancaxio. L’ultimo tratto di campagna raggiunge la rocca imponente di Agrigento, la sua rupe Atenea e si affaccia sul mar Mediterraneo e sulla Valle dei Templi.

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