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Bandiere arancioni: quali sono i nuovi comuni certificati come borghi d’eccellenza

Il Touring club italiano ha premiato 4 nuovi comuni del centro e sud Italia, portando così a 281 le località Bandiera arancione.

Sono 4 i nuovi borghi — tutti del centro e sud Italia — certificati Bandiere arancioni del Touring club italiano: Apecchio (PU) nelle Marche, Bagnone (MS) e Sinalunga (SI) in Toscana, Roseto Valfortore (FG) in Puglia, che portano così a 281 i comuni che nel paese si sono meritati questo titolo. Scopriamo quali sono le regioni con il maggior numero di località Bandiera arancione e le caratteristiche necessarie per concorrere ad aggiudicarsela.

Le 3 regioni italiane con più Bandiere arancioni

Sono Toscana, Piemonte e Marche, con 43, 39 e 28 comuni certificati, le regioni più virtuose, almeno secondo il Touring club italiano che ogni 3 anni valuta le diverse candidature e conferma o inserisce di volta in volta le località. Ma quali aspetti vengono presi in esame? I borghi devono esprimere grandi eccellenze in termini ambientali, culturali, enogastronomici, di accoglienza e di innovazione sociale. Tutto questo pur essendo in una situazione di marginalità. Si tratta infatti spesso di realtà dell’entroterra, non dal vasto territorio, che hanno comunque saputo trovare nel turismo una concreta opportunità di rilancio, nonostante le difficoltà.

 

Le Bandiere arancioni nascono ormai 25 anni fa quando il Touring club italiano le istituì come risposta a una istanza della Regione Liguria – insieme a Regioni, comuni e altri enti territoriali – decidendo di puntare pioneristicamente sul potenziale turistico dell’Italia meno conosciuta. Quest’idea innovativa ha aiutato a mutare radicalmente la consapevolezza degli stessi borghi così come la loro percezione nei possibili turisti. Le Bandiere arancioni sono ora, e ormai da tempo, un modello di sviluppo dei borghi e dei piccoli comuni e la loro istituzione ha contribuito a trasformarli da ambito marginale a destinazione di tendenza. Dalla loro nascita a oggi sono stati prese in esame 3.500 candidature: i borghi che sono riusciti a conquistare la certificazione, lo hanno fatto dopo aver intrapreso un percorso di crescita e aumento della qualità dell’offerta suggerito dai piani di miglioramento studiati ad hoc dal Touring club italiano e redatti per vari comuni candidati.

I dati di sostenibilità dei comuni Bandiera arancione

La Bandiera arancione è dunque una certificazione ma anche uno stimolo per un miglioramento continuo, che porta benefici reali e tangibili per le realtà coinvolte. E soprattutto è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita. Per suggerire nuove mete tra il vasto panorama di borghi in Italia.

Tra gli aspetti tenuti in considerazione per la valutazione dei borghi c’è la sostenibilità ambientale: in questa ultima “edizione” i borghi certificati hanno registrato un ulteriore miglioramento nel 75 per cento dei casi. Inoltre, tra questi, il 54 per cento si è distinto per una gestione particolarmente virtuosa dei rifiuti, portandoli a occupare i primi posti nella classifica generale italiana.

Alla presenza del Ministro del Turismo, assegnati a Milano i riconoscimenti per il triennio 2024-2026!Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano

Posted by Touring Club Italiano on Monday, February 5, 2024

Il 90 per cento dei borghi Bandiera Arancione ha sviluppato poi una forte vocazione green confermata dall’installazione di oltre 700 colonnine di ricarica per veicoli elettrici su tutto il territorio italiano. Un risultato sorprendente se si pensa che più della metà dei comuni italiani (58 per cento) non ha punti di ricarica di accesso pubblico installati nelle proprie aree di competenza. Le Bandiere Arancioni, infine, si distinguono anche per il coinvolgimento delle comunità locali nella risoluzione di problemi diffusi, ne è un esempio l’adozione di formule come quella della cooperativa di comunità, e per la forte spinta all’inclusività sociale, anche nell’offerta di servizi rivolti al turista. Tutti questi dati testimoniano, ancora una volta, la qualità del turismo che si può vivere e ritrovare nelle Bandiere arancioni: a passo lento, autentico, accogliente e soprattutto rispettoso dell’ambiente e delle comunità ospitanti.

 

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