“Il foie gras non provoca sofferenza”. Lo humane washing al Parlamento Ue
Il foie gras è ottenuto con l’alimentazione forzata, ma il parlamento europeo sta cercando di convincerci del contrario. Come funziona lo humane washing.
Il foie gras è ottenuto con l’alimentazione forzata, ma il parlamento europeo sta cercando di convincerci del contrario. Come funziona lo humane washing.
Essere Animali, una delle prime no profit in Italia a dare voce agli animali più dimenticati, celebra dieci anni. Ecco alcuni dei progetti più importanti.
Dopo una lunga campagna di pressione sulla grande distribuzione, siamo riusciti a mettere il foie gras #ViaDagliScaffali dei maggiori supermercati italiani.
A New York è diventato illegale vendere e servire foie gras in tutti i negozi e ristoranti. Crescono i movimenti di protesta anche nel Regno Unito.
Essere Animali ha lanciato una campagna per chiedere al famoso programma di cucina di non utilizzare più ricette a base di foie gras, il fegato di anatra e oca ottenuto con l’alimentazione forzata degli animali.
Il potere delle immagini e l’unione fa la forza. Così, un altro gruppo della grande distribuzione aderisce alla campagna #ViaDagliScaffali lanciata da Essere Animali contro il foie gras.
Sono già quattro, in poco più di un anno, le catene di supermercati che hanno scelto di non vendere più foie gras. L’ultima è Esselunga, uno dei più importanti nomi della grande distribuzione organizzata (Gdo), presente in Italia con 150 supermercati e ipermercati. A spingere queste aziende verso la decisione di non vendere più foie gras –
L’attrice e attivista ambientalista è testimonial di una proposta di legge per vietare l’alimentazione forzata cui vengono sottoposte oche e anatre per la produzione di foie gras.
La campagna #ViaDagliScaffali contro la vendita di foie gras ha riscosso il primo successo, la catena di supermercati Pam Panorama ha aderito all’iniziativa.
Il procedimento si chiama gavage. Alle oche viene tagliato il becco, inutile intralcio all’alimentazione. I loro piedi palmati vengono inchiodati al pavimento, e si procede poi ad agevole ingozzatura forzata di 2,7 kg al giorno di un’untuosa pappetta salata con un lungo imbuto che penetra giù nell’esofago, oltre la sacca dell’ingluvie, fin dentro lo stomaco