
Come ogni anno l’osservatorio Zoomafia di Lav fa il punto sui maltrattamenti degli animali. E anche quest’anno, purtroppo, il bilancio non è lusinghiero.
Una pagina dedicata ai diritti degli animali e al loro rispetto. Perché quando la violenza colpisce il mondo animale, anche l'essere umano ne risente.
“Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza”. Recita così il primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti animali sottoscritta nel 1978 presso la sede dell’Unesco di Parigi da numerose associazioni che si occupano di diritti animali, tra cui la L.i.d.a., la Lega italiana dei diritti dell’animale.
Sono passati più di 40 anni da quella data e benché ci sia ancora molta strada da fare per poter raggiungere il completo rispetto di tutti i 14 punti etici previsti dalla Dichiarazione, questa tematica sta conquistando sempre più spazio nel cuore delle persone. La pandemia di coronavirus, che da gennaio 2020 ha colpito l’intero Pianeta, ha dimostrato ancora una volta che dobbiamo ricostruire il nostro rapporto con le specie che ci circondano.
Per fortuna aumentano ogni giorno le persone che si preoccupano del trattamento riservato agli animali con cui vengono in contatto, da chi decide di assumere comportamenti più compassionevoli a tavola, adottando un’alimentazione a base vegetale e senza sofferenza, a chi pianifica vacanze nel rispetto della fauna locale; da chi decide di usare prodotti cruelty-free a chi adotta da canili e gattili.
Gli animali non vanno umanizzati, ma trattati con il rispetto e l’attenzione che la loro natura richiede, soprattutto in un mondo dove tutto è collegato, dove il locale diventa globale. Perché quando la violenza colpisce il mondo animale, anche l’essere umano ne risente.
Come ogni anno l’osservatorio Zoomafia di Lav fa il punto sui maltrattamenti degli animali. E anche quest’anno, purtroppo, il bilancio non è lusinghiero.
Una vittoria importante quella di Caserta, che dice basta alle carrozze con i cavalli in seguito alla tragica morte di un equino per caldo e stanchezza.
Ciò che succede in questo allevamento di Brescia non è una triste eccezione, ma la norma negli allevamenti italiani. Per questo servono maggiori controlli.
Da oltre due mesi, quasi tremila vitelli stanno viaggiando a bordo di due navi per il Mediterraneo, senza una destinazione e in condizioni terribili.
A Brescia ci sarà un’oasi per il recupero e la cura della fauna selvatica. Animali feriti, ma anche specie esotiche maltrattate e importate illegalmente.
Il Centro sperimentale per la tutela degli habitat, in Romagna, si occupa della riabilitazione di tartarughe, razze e altre specie marine in difficoltà.
Gli orsi prigionieri nella tenuta del Casteller in Trentino versano in cattivissime condizioni. Lo documenta un video girato dagli animalisti.
Siete mai stati in un rifugio per animali? Visitarne uno permette di sviluppare più empatia nei confronti degli animali considerati “da reddito”.
Sono 10mila le Caretta caretta morte in un anno in Italia, 40mila esemplari nel Mediterraneo. Raccontare la storia di un salvataggio è un’ottima notizia.
Le pubblicità ingannevoli del settore agro-alimentare italiano sono sempre più diffuse. Una nuova campagna vuole fermarle.
In Australia è operativo il primo ospedale mobile dedicato alla cura degli animali selvatici. Un progetto importante realizzato con la collaborazione del Wwf.
Con la campagna “Apri il cancello” Gaia animali & ambiente dà voce ai cani dei rifugi con toccanti video sulle loro storie di abbandono.