
Cosa prevede l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas
Il 15 gennaio Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo di cessate il fuoco dopo 15 mesi. Dovrebbe entrare in vigore il 19 gennaio, ma Israele già vacilla.
Il 15 gennaio Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo di cessate il fuoco dopo 15 mesi. Dovrebbe entrare in vigore il 19 gennaio, ma Israele già vacilla.
L’Aia accusa ufficialmente Netanyahu e Gallant di crimini di guerra a Gaza. Per la prima volta nella storia della Corte si chiede l’arresto di leader occidentali.
Israele ha chiuso i valichi di Rafah e Kerem Shalom, dopo l’inizio dell’operazione militare sulla città al confine con l’Egitto
Hamas ha informato i mediatori del Qatar e dell’Egitto di aver accettato la loro proposta per un nuovo cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi, ma Rafah viene colpita da Israele.
Fonti libanesi confermano l’uccisione di almeno sei persone a Beirut, in un attacco mirato contro Hamas. Tra le vittime il numero due Saleh al-Arouri.
Un bilancio dei (primi) quattro giorni di tregua tra Hamas e le forze israeliane. Intanto non si fermano gli attacchi in Cisgiordania e a Gerusalemme Est.
A partire dal 7 ottobre, nella Striscia di Gaza 2.360 bambini sono morti e altri 5.364 sono rimasti feriti. I dati sono dell’Unicef.
A una settimana dall’attacco di Hamas e dall’inizio dei bombardamenti di Israele, la situazione più critica è a Gaza.
L’attacco di Hamas su Israele finora ha causato almeno settecento morti. La risposta di Israele sulla Palestina conta già cinquecento morti di cui 78 bambini. E Tel Aviv prepara l’operazione via terra.
Dopo il riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele da parte degli Stati Uniti, Hamas minaccia una nuova Intifada. Riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.