
Con Amarena non deve morire anche la speranza di convivenza con il selvatico
In preda allo sconforto verrebbe da pensare che la convivenza tra uomini e grandi predatori sia definitivamente fallita. Tuttavia non ci si può né ci si deve arrendere.
Lorenzo Brenna
Contributor
Naturalista per vocazione fin dall’infanzia, potrei trascorrere ore a guardare un gheppio che disegna cerchi nel cielo o una rana che nuota sotto il pelo dell’acqua. Con il tempo questa passione è riuscita a coniugarsi con l’altro vizio, quello della scrittura. Quando non mi occupo di green economy e sostenibilità aziendale cerco di utilizzare la parola scritta per dare voce alle creature più indifese.
Citazione preferita: Sia noto a tutti che non desidero essere considerato membro di alcuna società alla quale non ho aderito. (Henry David Thoreau)
In preda allo sconforto verrebbe da pensare che la convivenza tra uomini e grandi predatori sia definitivamente fallita. Tuttavia non ci si può né ci si deve arrendere.
La tragica morte di Andrea Papi, runner ucciso da un orso in Trentino, ha riaperto il dibattito sulla convivenza tra essere umano e grandi carnivori.
Il 23 gennaio Juan Carrito, giovane esemplare di orso bruno marsicano, famoso per le sue innocue scorribande e benvoluto da tutti, è stato investito e ucciso mentre attraversava una strada a Castel di Sangro.
In una regione ricca di tesori come il Molise, grazie alla combinazione di materie prime eccellenti, nasce la pasta che rispetta il territorio e le persone.
Le api sono fondamentali per la nostra sopravvivenza eppure, a causa dell’impatto umano, rischiano di scomparire. La giornata mira a focalizzare l’attenzione sulla loro importanza.
Grazie alla creazione di un apposito corridoio e alla rimozione delle barriere della ferrovia, un asino selvatico mongolo è tornato ad attraversare il deserto del Gobi.
L’inusuale ondata di caldo che ha investito l’Artico sta facendo aumentare gli incendi in Siberia di cinque volte.
Dalla fauna selvatica ai maestosi paesaggi, gli scatti finalisti ritraggono le meraviglie naturali superstiti dei parchi del Regno Unito.
Le due aziende non pubblicizzeranno i propri prodotti su Facebook per opporsi alla diffusione di contenuti razzisti, violenti o disinformativi.
I due sono stati riconosciuti colpevoli di aver raccolto frutti di palma nei terreni coltivati illegalmente dalla Pt Hamparan Masawit Bangun Persada.
Dopo che oltre 1.500 lavoratori sono risultati positivi, nuovi blocchi sono stati imposti nello stato della Renania Settentrionale-Vestfalia.