dal 10 Ottobre al 16 Ottobre
Milano
Cairo Editore
Mostra

L’appuntamento con il Premio Cairo si rinnova, ma stavolta sarà anche a Impatto Zero, grazie all’adesione al progetto lanciato da LifeGate nel 2001 che calcola, riduce e compensa le emissioni di CO2 generate dalle attività di persone, eventi e prodotti attraverso progetti di creazione e tutela di foreste in crescita . Il premio è una vera pietra miliare per i giovani artisti, ed è frutto della ventennale collaborazione tra il Comune di Milano, l’Assessorato alla Cultura, Palazzo Reale e Cairo Editore. La mostra-evento è infatti organizzata dal mensile “Arte”: i venti giovani talenti che parteciperanno all’evento sono stati accuratamente selezionati dalla redazione del magazine.

Il 10 ottobre ci sarà la serata-evento di premiazione, mentre dall’11 al 16 ottobre le opere dei venti giovani artisti selezionati saranno in mostra a Palazzo Reale. In giuria, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, un pool di esperti e personalità del settore: Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di storia dell’arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Mariolina Bassetti, chairman di Christie’s Italia, Gabriella Belli, storica dell’arte già direttore della Fondazione Muve – Musei Civici di Venezia, Ilaria Bonacossa, direttrice del museo nazionale dell’Arte digitale di Milano, Lorenzo Giusti, direttore della galleria d’Arte moderna e contemporanea (Gamec) di Bergamo, Andrea Viliani direttore del museo delle Civiltà di Roma e dal maestro Emilio Isgrò.

Venti artisti, venti talenti che si contenderanno il Premio Cairo

Pittori, scultori esponenti della street art e fotografi: sono molte e diverse tra loro le tecniche espressive utilizzate dagli artisti in concorso. Si spazia dalla pittura concettuale di Thomas Braida, al linguaggio ora scultoreo ora visuale di Elia Cantori fino alla vena upcycling di Alessandro Gerull. C’è poi Bros, all’anagrafe Daniele Nicolosi, che è un esponente della street art milanese, Linda Carrara con i suoi quadri-scultura, le istallazioni ibride di Giulia Cenci e gli esperimenti fotografici di Valentina De’ Mathà. Ancora: Luca Di Luzio indaga il concetto di corpo con una pittura sperimentale, Federica Di Pietrantonio traduce in pigmenti i videogiochi, Bruno Fantelli dipinge su tela spaventosi rave, Andrea Fontanari fornisce il suo personale concetto di natura morta, Gaia Fugazza ingloba nelle sue opere pittoriche elementi naturali mentre Corinna Gosmaro si presenta con una tecnica artistica ispirata alla ricerca nell’ambito delle neuroscienze.

Ciascuno dei venti artisti selezionati porta in scena la propria visione del mondo, raccontata attraverso il mezzo espressivo che più gli è proprio: Cecilia Granara vuole rendere, con i suoi dipinti, il concetto di liberazione del corpo femminile, Giulio Malinverni si è formato come restauratore dell’arte rinascimentale e Jacopo Martinotti affronta il delicato tema della rappresentazione storica con video performance. Per finire ci sono le opere di Adinda-Putri Palma, che propone una riflessione sulla dimensione dell’abitare, le sculture in stampa 3D di Diego Scroppo, le vedute dalla finestra di Alice Faloretti e le tele oniriche a olio e acrilico di Marta Spagnoli.

“Ho sempre creduto nell’importanza di offrire un palcoscenico ai giovani artisti che vogliono mettersi in gioco” dichiara Urbano Cairo, presidente di Cairo Editore. “Non solo a chi, tra i venti selezionati dalla redazione di Arte, risulta il vincitore, ma a tutti quelli che vi partecipano. Al contempo, sono anche certo che il nostro Premio rappresenti un importante contributo di conoscenza sui nuovi protagonisti della ricerca artistica italiana, che, anno dopo anno, offriamo al pubblico. Inoltre, è gratificante sapere che in qualche modo abbiamo contribuito, in piccola misura, al successo per tanti di loro: in ventidue anni il Premio Cairo ha invitato 387 giovani artisti, compresi quelli selezionati per l’edizione 2022, oltre cinquanta hanno già esposto alla Biennale di Venezia e altri ancora a manifestazioni di grande rilevanza”.

Il premio Cairo si prende cura dell’ambiente

Grazie alla collaborazione con Impatto Zero di LifeGate, che ha stimato l’impatto ambientale della manifestazione tenendo in considerazione i consumi energetici, la mobilità dei partecipanti, il materiale promozionale, i rifiuti prodotti e i pasti consumati alla cena di gala, le emissioni di CO2 generate da questo evento sono state calcolate, ridotte e compensate mediante crediti di carbonio generati da interventi di creazione e tutela di foreste in crescita in Madagascar.

In particolare sarà interessata un’area di 19.800 mq di foreste che si stanno sviluppando in Madagascar, isola che dispone di una delle diversità biologiche più elevate del pianeta, dove la presenza di specie endemiche è molto alta. Il contributo alla salvaguardia di un patrimonio del genere è un tassello vitale nella lotta ai cambiamenti climatici, che in più garantisce anche un sostegno economico e sociale alla popolazione locale.