In Mozambico c’è un’energia che accende il futuro di donne e giovani

In Mozambico c’è un’energia che accende il futuro di donne e giovani

Il Mozambico è una nazione meno nota rispetto adi altri paesi africani. La sua storia è stata segnata dalla colonizzazione portoghese. Ha ottenuto l’indipendenza nel 1975 dopo una guerra e pagando un caro prezzo dovuto a una profonda recessione economica che ancora oggi contribuisce a collocare il paese fra i più poveri del mondo. Eppure,

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Il Mozambico è una nazione meno nota rispetto adi altri paesi africani. La sua storia è stata segnata dalla colonizzazione portoghese. Ha ottenuto l’indipendenza nel 1975 dopo una guerra e pagando un caro prezzo dovuto a una profonda recessione economica che ancora oggi contribuisce a collocare il paese fra i più poveri del mondo. Eppure, oggi, rappresenta un laboratorio vivace in cui la politica e l’economia stanno vivendo un periodo di cambiamenti epocali.

Da un lato la presenza di enormi giacimenti di risorse naturali, dall’altro il rapporto teso tra le forze di governo e di opposizione: parlare di Mozambico è sempre più necessario. Nonostante i pochi collegamenti aerei con il resto del mondo, la mancanza di servizi essenziali, un turismo praticamente assente in tutto il paese, tra pochi anni l’ex colonia portoghese potrebbe diventare il terzo produttore mondiale di gas naturale.

Il progetto Ilumina a M’Paca, in Mozambico

Nella maggior parte dei casi il viaggio in questa nazione inizia con l’arrivo nella capitale Maputo: una città caotica dove al suo interno si alternano moderni palazzi, edifici abbandonati e villette coloniali. La cinta di questo centro abitato è una periferia povera e degradata come quella di molte grandi città africane, sospesa tra passato e futuro, povertà e ricchezze improvvisate con ben poco da visitare, anche solo per la mancanza di servizi essenziali come l’accesso all’energia elettrica. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite dedica l’Obiettivo di sviluppo sostenibile (Sdgs) numero 7 proprio alla necessità di garantire l’accesso a servizi energetici economici, affidabili, sostenibili e moderni a tutti. Ma a poco meno di un decennio dalla scadenza degli Obiettivi, si stima che solo il 5 per cento della popolazione mozambicana presente nelle aree rurali abbia accesso all’energia elettrica. Ed è proprio in uno di questi territori che si è sviluppato il progetto Ilumina, finanziato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e portato avanti da Avsi e Covs.

Avsi
L’ingresso nel distretto di M’Paca, situato nella provincia di Cabo Delgado © Michele Cirillo

Una delle componenti di questo progetto contribuisce a migliorare l’accesso all’energia pulita nella comunità M’Paca. Dalla capitale, è necessario prendere un aereo interno per Pemba arrivando quindi nel nord del Paese, fare un viaggio in auto di circa cinque ore in direzione Balama, situata nella provincia di Cabo Delgado. Successivamente si dovrà percorrere un’ora e mezza attraverso una strada piena di buche come crateri, che costringono anche i pickup più moderni ad un’andatura lenta e attenta che lascerà dietro di sé un’enorme nuvola di terra rossa ad incrociare altri grossi fuoristrada o piccole motociclette cariche di carbone. Si stima che circa un terzo delle morti in Mozambico sia causata dalle intossicazioni domestiche causate dai fumi provenienti dalle tecniche di cottura tradizionali.

Energia rinnovabile a favore della comunità

Superata una miniera di grafite gestita da una ditta australiana e un lago artificiale che ha come immissario un affluente del fiume Montepuez, solo un cartello in mezzo alla fitta vegetazione avverte che si sta entrando nel villaggio di M’Paca, dove all’arrivo si è subito accolti dalle due infrastrutture più utili e funzionali di questa periferia del Mozambico: la mini-grid fotovoltaica sulla destra e gli edifici della scuola a sinistra. Il progetto Ilumina intende nei fatti favorire l’uso di energie rinnovabili in ambito domestico, pubblico e produttivo con focus specifico sul women empowerment portando l’energia elettrica a ben 460 famiglie e attività commerciali, e raggiungendo tutte le 1000 famiglie tra mini-grid, solar home systems e stufe migliorate. Questo progetto sulle energie rinnovabili include la realizzazione di un impianto fotovoltaico con potenza massima di 115kW, sostenuto da una rete di batterie di backup ed un generatore a gasolio d’emergenza.

Scuola elementare
La scuola elementare di M’Paca, grazie all’energia elettrica può fornire anche corsi serali © Michele Cirillo

Dal cinema ai corsi serali: nuove possibilità per i giovani

L’energia viene quindi distribuita in cambio di una tariffa mensile che serve a sostenere i costi di mantenimento, oltre ad evitare l’assistenzialismo, e consegna alla famiglia un kit composto da un piccolo quadro elettrico, una presa ed un punto luce. L’obiettivo è che il progetto, al di là della costruzione dell’impianto, riesca ad innescare un volano di sviluppo e di sostenibilità economica grazie all’arrivo, oltre dell’energia elettrica, di macchinari come frigoriferi, saldatrici, macchine per carpenteria, trapani. L’elettricità porta con sé anche la creazione di un senso civico e di responsabilità sociale, all’interno del villaggio di M’Paca infatti è nato anche il primo cinema. Tra gli spalti improvvisati con le panchine di legno impolverate tanti occhi attenti seguono la luce del proiettore che illumina una parete dipinta di bianco dove un’immagine sbiadita tiene incollati allo schermo ragazzi e non solo, che si radunano per vedere film e partite di calcio. Grazie all’accesso all’energia, le famiglie migliorano le loro attuali condizioni di vita e possono vivere nuove prospettive future di sviluppo, come sfruttare l’aumento delle ore di lezioni a scuola attraverso corsi serali e continuare l’attività di studio a casa, anche di notte.

Scuola di M'Paca
Il direttore della scuola di M’Paca, Deocleciano Rachide © Michele Cirillo

Il direttore della scuola di M’Paca, Deocleciano Rachide, è molto soddisfatto dei risultati raggiunti in questi primi anni di sviluppo: “È stato un impatto molto positivo, perché prima di avere l’energia la scuola ha avuto molte difficoltà su come avere dei turni serali e questo faciliterà anche l’attuazione dei turni per i prossimi anni. Molti giovani e persone del villaggio hanno abbandonato gli studi per vari motivi, ma questo incoraggerà di più a continuare gli studi, perché l’attuazione dei corsi serali faciliterà molte persone che lavorano”. Rachide è molto orgoglioso del suo lavoro come direttore, e mentre si sistema la camicia blu e la coppola in testa continua:

“Questa è la prospettiva del futuro. E voglio dire a tutta la popolazione di M’Paca di avere prospettive future, partendo da zero come ho fatto io che sono un residente in questa località.”

Deocleciano Rachide, direttore della scuola di M’Paca

Uno stimolo all’imprenditoria femminile locale in Mozambico

Lasciando la scuola e camminando per il villaggio si nota come siano maggiormente le donne a rendere questa località ricca di vita con la creazione di una vera e propria microeconomia. In ogni azione del programma Ilumina si è cercato di massimizzare la creazione di opportunità per le imprenditrici locali, attraverso un’inclusione sia finanziaria che digitale, il miglioramento della produzione, nonché il potenziamento di servizi sociali e formativi che aprano spazi di autonomia e di affermazione come gli asili nido, centri di supporto e difesa dei diritti delle donne, centri di aggregazione e formazione, laboratori, corsi di leadership, cittadinanza attiva e molto altro. Il progetto ha anche individuato alcune donne alle quali sono stati consegnati dei frigoriferi, congelatori come parte di un progetto di microcredito in Mozambico, che supporta la creazione di piccoli negozi dove vendere cibo e bevande fresche. Una delle beneficiarie di questa consegna è Muamini Assane, una donna di 46 anni che scarta la sua donazione come un regalo unico e prezioso.

Finalmente abbiamo l’energia qui a M’Paca. Il vantaggio più grande è che abbiamo la luce in casa. Grazie a una selezione il mio progetto è stato approvato e ho ricevuto un congelatore. Non ci credevo! Grazie a questo adesso posso espandere il mio negozio.

Muamini Assane, beneficiaria di microcredito

Assane prosegue: “Già da anni conduco questa attività. Sono molto soddisfatta. Adesso inizierò a produrre ghiaccio, gelati e succhi di frutta e poi potrò vendere pesce, pollo e altri prodotti congelati”. Muamini posiziona con cura l’elettrodomestico in un angolo della sua casa, le pareti sono di canne e fango, apre lo sportello, controlla con soddisfazione che tutto funzioni e ringrazia lo staff.

Bambino Africa
Uno studente della scuola situata nel distretto di M’Paca © Michele Cirillo

Poco lontano dalla casa di Muamini c’è una sorta di via principale, una stradina sterrata come tutte le altre ad M’Paca ma che rappresenta il cuore pulsante della semplice vita economica di questo villaggio. Percorrendola è facile imbattersi in bambini che vendono bottiglie di plastica piene di gasolio giallo. Un ragazzo è alle prese con una sega circolare, tramite un quadro elettrico improvvisato ha allestito la sua officina dove smonta pezzi di biciclette e vecchie moto per dare loro una nuova vita; alcune di loro diventano dei fornelli a carbone, altre improvvisate recinzioni in metallo. Si sentono delle urla provenire da una persona che si sbraccia mostrando un paio di jeans usati; è l’asta dei vestiti che avviene in un clima divertito, dove le persone del villaggio si radunano quasi come a guardare uno spettacolo di teatro. Poco prima dell’asta c’è il negozio di Zainabo Saide dove già da mesi ha installato il suo frigorifero: “Sono grata al progetto Ilumina perché grazie ad esso posso affermarmi in questa comunità come negoziante. Grazie al progetto ho potuto beneficiare di un congelatore. Con questo posso aumentare le vendite con prodotti come pesce, gelati, ghiaccioli e altri prodotti freschi. Ringrazio tantissimo per l’iniziativa che avete intrapreso in questo villaggio”. Oltre alla distribuzione di prodotti freschi Zanaibo ha iniziato ad occuparsi della vendita di lampadine e di piccoli pezzi di ricambio elettrici come prese, adattatori e cavi.

Energia
Il sistema di batterie della grid fotovoltaica del progetto Ilumina, grazie alle batterie è possibile avere energia elettrica anche durante la notte © Michele Cirillo

L’importanza di portare energia pulita nelle campagne

Con un consumo medio di 200-250 watt a famiglia, l’impianto fotovoltaico mini-grid è in grado di garantire accesso all’energia anche a nuove utenze nell’immediato futuro, creando una vera e propria rete di servizi ad esse collegate. Tra non molto, sarà pronto il primo pozzo con pompa elettrica e le donne non saranno più costrette ad utilizzare le più impegnative pompe innescate manualmente. Le attività gestite da Avsi, come il progetto Ilumina a M’Paca, fanno parte di una serie di progetti che lavorando su aree rurali come questa in Mozambico, riescono ad avere un impatto significativo sulla popolazione e sulla cultura legata al valore della donna non solo come madre, ma anche come vettore di economia e di nuove idee e stimoli per tutta la comunità. Comprendere l’impatto della diffusione dell’energia elettrica nelle aree rurali del Mozambico, vuol dire capire quanto queste piccole comunità possano offrire allo sviluppo complessivo del futuro della nazione.

Bambina Mozambico
3. Una studentessa della scuola situata nel distretto di M’Paca © Michele Cirillo