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Cop 24, il discorso di Greta Thunberg per il clima che tutti dovremmo ascoltare

Le decisioni della Cop 24 di Katowice hanno lasciato tanti punti interrogativi. Greta Thunberg, la giovane attivista svedese, ha fatto un discorso emozionante e critico verso la classe politica mondiale.

La Cop 24 di Katowice ha lasciato tanti dubbi alle associazioni ambientaliste per le conclusioni raggiunte. Ma c’è chi, come l’attivista svedese Greta Thunberg, non demorde e ha deciso di recarsi in Polonia per intervenire alla conferenza sul clima.

Thunberg, 15 anni, affetta da sindrome di Asperger continua la sua azione di sciopero della scuola ogni venerdì, per chiedere al governo svedese e agli altri Stati di agire decisamente contro i cambiamenti climatici. Nel discorso tenuto alla plenaria della Cop 24 la giovane studentessa ha precisato come non fossero state prese decisioni adeguate alla gravità della situazione. Greta Thunberg ha poi invitato i ragazzi ad unirsi nello sciopero internazionale della scuola venerdì 14 dicembre, con adesioni da parte di studenti di tutto il mondo.

Leggi anche: La lotta di Greta Thunberg per il clima continua. La studentessa svedese racconta la sua idea di sostenibilità

Cop 24 di Katowice, il discorso di Greta Thunberg

Di seguito riportiamo la traduzione dell’intervento di Greta Thunberg durante la Cop 24 di Katowice in Polonia. Un emozionante intervento con voce calma, ma duro nei confronti delle classi dirigenti mondiali.

“Il mio nome è Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo dalla Svezia. Molte persone dicono che la Svezia sia solo un piccolo Paese e a loro non importa cosa facciamo. Ma io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente.

Ma per fare ciò dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto questo possa risultare scomodo. Voi parlate solo di una crescita senza fine in riferimento alla green economy, perché avete paura di diventare impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino. (…) Ma non mi importa risultare impopolare, mi importa della giustizia climatica e di un pianeta vivibile. La civiltà viene sacrificata per dare la possibilità a una piccola cerchia di persone di continuare a fare profitti. La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso. Molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso.

Nel 2078 festeggerò il mio settantacinquesimo compleanno. Se avrò dei bambini probabilmente un giorno mi faranno domande su di voi. Forse mi chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi.

Finché non vi fermerete a focalizzare cosa deve essere fatto anziché su cosa sia politicamente meglio fare, non c’è alcuna speranza. Non possiamo risolvere una crisi senza trattarla come tale. Noi dobbiamo lasciare i combustibili fossili sotto terra e dobbiamo focalizzarci sull’uguaglianza e se le soluzioni sono impossibili da trovare in questo sistema significa che dobbiamo cambiarlo. Non siamo venuti qui per pregare i leader a occuparsene. Tanto ci avete ignorato in passato e continuerete a ignorarci. Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il vero potere appartiene al popolo. Grazie”.

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