Veterinaria dell'animale

Anestesia nel cane, consigli e precauzioni per evitare problemi

È un momento fondamentale in ogni intervento che possa garantire la salute e il benessere dei nostri amici a quattro zampe: ecco i consigli e le avvertenze di un esperto nel campo dell’anestesia veterinaria.

L’anestesia è una pratica consueta e, per certi versi, normale nella vita di un cane. Basta poco, infatti, per richiedere una sedazione. Un piccolo incidente domestico, un forasacco che si insinua nelle vie respiratorie, un intervento di media o grave entità, le consuete lastre ortopediche per la displasia… Ma le pratiche anestesiologiche non sono certo prive di conseguenze – alle volte anche gravi, anzi gravissime – per la vita del nostro amato compagno a quattro zampe. Per saperne di più, perciò, abbiamo rivolto alcune domande fondamentali per comprendere l’anestesia e i problemi che possono derivarne ad uno dei massimi esperti nel campo, il dottor Oscar Grazioli, medico veterinario, scrittore e giornalista che da oltre trent’anni si interessa di anestesia e terapia del dolore in campo animale. Ecco cosa ci ha raccontato. 

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anestesia nel cane
Un momento dell’anestesia di un cane © Ingimage

Anestesia, un’operazione spesso necessaria in veterinaria

L’anestesia è il momento fondamentale – e per certi versi più delicato – di ogni intervento che ne preveda la necessità, che si tratti di un’operazione semplice come la detartrasi o un’estrazione dentale, oppure di qualcosa di più complesso come la sterilizzazione o la rimozione di un tumore. “Il mio ‘maestro’ Donald Sawyer diceva che l’anestesia è una sottile striscia di terra che divide la vita dalla morte”, spiega Oscar Grazioli. “È una terra che mi affascina ed è certamente il mio primo campo di interesse da trent’anni a questa parte. Dal momento che gli animali sono poco collaborativi e tendono a fuggire dagli ambienti ‘ostili’ che, per loro, sono le strutture veterinarie, l’anestesia generale si rende indispensabile anche per piccoli interventi o per semplici radiografie. Il rischio zero in questo campo non esiste (come per l’uomo ovviamente), ma più si commettono disattenzioni ed errori più le conseguenze possono essere disastrose, fino alla linea di non ritorno”.  

anestesia nel cane
Un’accurata visita veterinaria prima di un’anestesia è sempre consigliata ai cani di tutte le età © Ingimage

È importante sapere che…

Ci sono diversi tipi di anestesia generale. Ma quando si usano, e perché, durante la vita di un cane? Risponde Grazioli: “In campo veterinario, a parte casi particolari come tac, risonanze magnetiche o altre pratiche diagnostiche o chirurgiche dove si esegue spesso la tiva – ovvero l’anestesia generale mantenuta con una serie di farmaci iniettati per via endovenosa –, quella più utilizzata è l’anestesia gassosa che si avvale di un circuito di ossigeno, un tubo orotracheale e un anestetico volatile che viene vaporizzato nell’ossigeno trasportato ai polmoni e da qui al cervello”.  

anestesia nel cane
Un cane anziano ha più problemi di un adulto nell’affrontare l’anestesia © Pixabay

Ma prima di effettuare un’anestesia al nostro cane, qualsiasi siano i motivi che la richiedono, quali sono i passi essenziali da compiere? “Un’accurata visita preanestesiologica è essenziale. Questa può bastare negli animali giovani e in perfetta salute che effettuano interventi di routine (come per esempio la sterilizzazione). Se poi si vuole essere più che zelanti, bastano tre parametri del sangue che il veterinario curante può analizzare con un semplice prelievo dal costo irrisorio”.  

E se il cane è anziano? “È essenziale ricordare che, nel cane, l’anzianità è molto legata alla razza (un piccolo yorkshire di otto anni è ancora giovane, mentre un alano è già vecchio). In questi casi occorre allargare i parametri dell’esame del sangue (ne bastano sei) ed eseguire un elettrocardiogramma o un ecocardiogramma se si sospettano anomalie cardiache. Alcune razze (come il pastore australiano o il cane lupo cecoslovacco) possono avere allergie a vari farmaci perché portatori di un gene (Mdr1) che oggi si scopre con un semplice esame del sangue”.  

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Al cane lupo cecoslovacco è bene effettuare il test Mdr1 prima di un’anestesia © Brunella Paciello

Anestesia, attenzione a chi la pratica e come 

L’anestesia e la sua pratica è un campo davvero importante per il veterinario. Ma qual è la preparazione attuale dei laureati in tal senso? “A parte pochissime ‘isole felici’, dove c’è qualche docente appassionato della materia, la preparazione durante il corso di laurea è spesso insufficiente per quel che riguarda il campo specifico”, continua il dottor Grazioli.

Come orientarsi, allora, se il nostro cane ha bisogno di un’anestesia per poter essere sicuri che non ci saranno problemi per la sua salute e lo svolgimento dell’intervento? “È praticamente impossibile andare sul sicuro in questo campo perché il proprietario dovrebbe conoscere gli strumenti e la loro reale utilità in campo anestesiologico. Se vuole delle certezze può farsi accompagnare da un amico anestesista o da un chirurgo umano che possa, con poche domande, conoscere quale è il livello professionale della struttura in quel campo. Altrimenti suggerisco di fare una semplice richiesta: “Vorrei che per il mio animale venisse utilizzato il Sevoflurano”. Si tratta dell’anestetico volatile più costoso, ma più efficace e sicuro esistente. Se la risposta è positiva è già indicazione di un livello avanzato, quindi affidabile dei professionisti e della struttura in cui verrà fatto l’intervento”, conclude Oscar Grazioli.  

Insomma, anche in campo anestesiologico la conoscenza del veterinario e della clinica dove verrà eseguito l’intervento diventa basilare ai fini della buona riuscita dello stesso. È importante allora porre domande, chiedere, pretendere che il nostro compagno a quattro zampe abbia a disposizione esperti qualificati anche per la successiva terapia del dolore in seguito ad un intervento di una certa rilevanza. Ricordando sempre che l’anestesia determina realmente la vita o la morte del nostro migliore amico non lasciamo niente al caso e, soprattutto, non affrontiamo alla leggera nessuna operazione, anche minima, che comporti una sedazione senza prima aver esaminato ogni aspetto della stessa. E non dimentichiamo che al fianco del chirurgo è essenziale, anche in campo veterinario, la presenza del medico anestesista che, da solo, può davvero fare la differenza.

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