Veterinaria dell'animale

I cani brachicefali soffrono anche di problemi gastrointestinali

I cani brachicefali hanno spesso problemi di salute per la conformazione craniale. E ciò può riflettersi sul funzionamento dell’apparato gastrointestinale

  • I cani brachicefali, caratterizzati da una particolare conformazione del cranio, sono una creazione dell’uomo mediante la selezione artificiale.
  • La brachicefalia canina porta con sé molti problemi, compresi quelli legati all’apparato gastrointestinale.
  • In questi ultimi tempi le razze brachicefale sono decisamente di moda, ma la salute di questi cani è spesso compromessa.

La brachicefalia canina è un fenomeno creato dall’uomo grazie ad anni di selezione artificiale più centrata sulla morfologia che sulla salute e il benessere dei soggetti. Il problema dei cani brachicefali, infatti,  è legato alla conformazione del cranio, che risulta più schiacciato e quadrato.  Tra le razze brachicefale più comuni ritroviamo il bouledogue francese, il bulldog, il carlino, il boston terrier e il boxer. E, le prime tre elencate, sono considerate le più estreme per quanto riguarda questa problematica morfologica. Sono diverse le patologie e i disturbi fisici che la brachicefalia può portare e, fra tutte, spicca quella dell’apparato gastroenterico che in questi cani risulta particolarmente a rischio. A questo proposito, per saperne di più, ci siamo rivolti a un’esperta: la dottoressa Chiara Dissegna, medico veterinario nutrizionista che collabora con il team di Nutravet, nutrizione animale.

carlino
La particolare conformazione del cranio porta problemi di respirazione, ma anche gastrointestinali © Pixabay

I cani brachicefali e la salute

Il fenotipo brachicefalo probabilmente, almeno all’inizio, era stato ricercato poiché si pensava essere vantaggioso per il combattimento fra cani. Purtroppo, però, le razze di questo tipo sono ormai state selezionate per la compagnia grazie al loro aspetto accattivante e sono pubblicizzate e rese sempre più popolari dai mass media. Il cranio arrotondato, la fronte ampia, gli occhi grandi e sporgenti sono infatti caratteristiche infantili, che scatenano la stessa risposta emozionale positiva che i cuccioli e i bambini suscitano in un uomo adulto.

bouledogue
Le razze brachicefale sono molto di moda, ma purtroppo a rischio per quel che riguarda la salute © Pixabay

In questi cani l’accorciamento del muso può essere estremo e accompagnato da prognatismo. Si tratta di cambiamenti scheletrici che provocano la compressione delle vie aeree nasali e faringee. I tessuti molli del tratto respiratorio (mucosa nasale, palato molle, tonsille e anche lingua) non si riducono in proporzione alla riduzione scheletrica del muso e questo porta a un tratto respiratorio superiore più stretto perché occupato proprio da tessuti molli.

La problematica principale delle razze brachicefale è la cosiddetta BAOS (sindrome brachicefala ostruttiva delle vie aeree), caratterizzata da problemi respiratori e termoregolatori di gravità variabile. Il problema viene diagnosticato intorno ai 2-3 anni di età, ma può anche presentarsi in forma grave nei cuccioli. I sintomi comprendono dispnea inspiratoria, aumento dello sforzo respiratorio, respiro corto cronico, intolleranza all’esercizio e tendenza al surriscaldamento. Si tratta di una sintomatologia specifica che può progredire fino a causare bassi livelli di ossigeno nel sangue con conseguente collasso e persino morte.

cani brachicefali
Un’aspettativa di vita minore del normale e patologie anche gravi, sono specifiche dei brachicefali © Pixabay

I problemi gastrointestinali nelle razze brachicefale

Purtroppo gli effetti della BAOS si ripercuotono anche sull’apparato gastroenterico. La pressione intratoracica negativa cronica, infatti, causata dall’aumento dello sforzo inspiratorio è una delle cause principali di reflusso gastroesofageo. E,  l’infiammazione di esofago, faringe e laringe,  si manifesta con rigurgiti, conati di vomito e ptialismo. In genere c’è correlazione tra la gravità dei sintomi respiratori e quelli gastrointestinali.

Il tutto viene accentuato dalle problematiche dentali che sono frequentissime nelle razze brachicefale a causa della conformazione della bocca. Le difficoltà di masticazione, infatti, possono causare carie precoci, tartaro e affollamento dentale. Gli occhi sporgenti che caratterizzano questi soggetti, inoltre, possono portare a problematiche oculari 3 o 4 volte più frequenti rispetto agli altri cani, con un aumento di congiuntiviti e ulcere corneali. Inoltre la pelle in eccesso intorno al naso e agli occhi crea delle pieghe cutanee che possono essere sede di infezioni e dermatiti, causando spesso cattivo odore e fenomeni di necrosi.

cani brachicefali
Il muso del carlino è caratterizzato da pieghe che possono portare cattivo odore © Pixabay

Non dobbiamo dimenticare, infine, che i cani brachicefali soffrono anche di problematiche riproduttive. La distocia, per esempio, cioè un’anormale dimensione o posizione fetale che causa un parto difficoltoso, e porta, nella maggior parte dei casi a un parto cesareo.

Purtroppo sono molte le razze di cani e di gatti che l’uomo ha selezionato accentuandone in modo abnorme le caratteristiche morfologiche fino a renderle deformi. E, tutti noi che amiamo gli animali, ci chiediamo a questo punto perché sia stato posto il divieto di tagliare la coda e le orecchie a un cane, ma si tollera l’allevamento e la continua selezione di soggetti la cui morfologia ha un impatto negativo sulla salute stessa.

 

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