Piccoli spostamenti e viaggi in automobile, così saranno le vacanze degli italiani

Isnart e Unioncamere hanno analizzato gli impatti della Covid-19 sull’estate 2020: l’automobile sarà il mezzo preferito per vacanze di prossimità

Di prossimità, in appartamento e in automobile. Ecco come sarà l’estate 2020 per l’Istituto nazionale ricerche turistiche (Isnart), che insieme a Unioncamere ha analizzato gli impatti dell’emergenza Coronavirus sulle vacanze  degli italiani. Che tra paura e difficoltà economiche, saranno innanzitutto un lusso per pochi: una persona su due resterà a casa, con un calo di oltre il 40 per cento rispetto al 2019. Mai come quest’anno, a trionfare sarà il turismo di prossimità; ci si sposterà soprattutto in automobile all’interno della propria regione o in quelle limitrofe: l’83 per cento dei siciliani e il 70 per cento dei sardi, ad esempio, resteranno nella loro terra. Con oltre tre milioni di presenze annunciate, la Sicilia sarà la regina della stagione, mentre cali significativi si registreranno in Lombardia (meno 800 mila turisti) e nel Lazio (meno 780 mila).

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La Sicilia sarà la regina dell’estate con oltre tre milioni di presenze © Ingimage

Vacanze, come cambiano le abitudini di viaggio

Dalla ricerca emerge che il 31 per cento dei turisti, in merito alle decisioni sulla propria vacanza, è stato influenzato dalla situazione sanitaria legata alla Covid-19. Il che ha avuto inevitabili ripercussioni sulla scelta della struttura ricettiva e del mezzo utilizzato per raggiungere il luogo di villeggiatura: oltre 10 milioni di italiani – più del 40 per cento di coloro che partiranno – opterà per vacanze in appartamento, mentre per raggiungere la propria destinazione il 62 per cento degli intervistati utilizzerà l’automobile, staccando di molti punti il numero di coloro che si sposteranno in treno o in aereo, che si attestano entrambi al 10 per cento. Emerge insomma chiaramente la preferenza per vacanze che consentano di evitare, per quanto possibile, la condivisione degli spazi.

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La maggior parte degli italiani sceglierà il mare e un appartamento per le vacanze. © IngImage

Bene le regioni meno toccate dal virus

Ne è una conferma il fatto che gli italiani sembrano premiare, rispetto al passato, quelle regioni e quelle zone del paese in cui il virus ha avuto un impatto minore o che offrono aree interne scarsamente popolate, nelle quali il distanziamento è più facilmente garantito. È il caso di Umbria, Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia – che vedono importanti aumenti del numero di turisti – e del Molise, che addirittura raddoppia quelli registrati nel 2019.I risultati dell’indagine – spiega il presidente di Isnart, Roberto Di Vincenzo – ci offrono diversi spunti di riflessione, come ad esempio quanto stia crescendo la segmentazione del mercato, con le scelte e i comportamenti dei turisti che dimostrano di poter fare la differenza. È il motivo per cui abbiamo deciso di dedicare un focus della ricerca ai fenomeni turistici delle ‘tribù’, un target di turisti che hanno riti comuni, propri linguaggi e proprie regole comportamentali”.

Cresce la voglia di fare sport all’aria aperta

Al di là del forte ritorno dell’automobile, il lungo stop dell’attività fisica all’aria aperta impedita durante il lockdown, fa registrare come principale motivazione nella scelta la possibilità di praticare sport durante le vacanze estive, preferenza espressa dal 35 per cento del campione, seguito dal 28,5 per cento che sceglie la vacanza per stare a contatto con la natura; tra gli sport preferiti, primo fra tutti è il trekking – col 38 per cento – seguito dalla bicicletta con il 26 per cento.

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In val Vigezzo si trovano sia difficili trial per esperti che facili tragitti da percorrere in famiglia con i bambini © Turismo Santa Maria Maggiore

Per Di Vincenzo ciò si traduce in un “aumento del numero degli appartenenti alla ‘tribù’ del turismo attivo, cui i territori devono saper offrire risposte in termini di servizi e prodotti adeguati. Serve una nuova attenzione a questo fenomeno, sapendo che dobbiamo essere pronti a cambiare l’offerta dei territori e delle nostre destinazioni nazionali verso questi nuovi turismi e le loro esigenze”. In quest’ottica non sorprende il boom dell’Abruzzo, che poco prima dell’emergenza sanitaria ha vinto l’Oscar italiano del cicloturismo 2020. La regione ha conquistato il primato nazionale grazie alla ciclovia “Bike to Coast”, lunga 131 chilometri, che si sviluppa in gran parte su un vecchio tracciato ferroviario affacciato sul mare che portava da Martinsicuro a San Salvo: un percorso prevalentemente costiero che offre scorci di straordinaria bellezza, consentendo di vivere un’esperienza salutare, a stretto contatto con la natura e all’insegna del distanziamento sociale.

 

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