Il 2025 sarà con ogni probabilità il secondo anno più caldo di sempre. Sono ormai una preoccupante consuetudine i risultati dei rilevamenti effettuati dal servizio di monitoraggio europeo Copernicus. L’organismo scientifico, infatti, da anni ricorda attraverso il proprio lavoro quanto il riscaldamento globale e i suoi effetti siano già presenti nella nostra quotidianità.
Temperatura media globale finora di 1,48 gradi centigradi superiore al livello pre-industriale
Secondo quanto comunicato martedì 9 dicembre, l’anno in corso potrebbe eguagliare il 2023: “La temperatura media globale per il periodo intercorso tra i mesi di gennaio e di novembre 2025 – ha spiegato Copernicus – è stata di 0,6 gradi centigradi superiore rispetto alla media degli anni compresi tra il 1991 e il 2020. E 1,48 gradi al di sopra del periodo pre-industriale”. Ovvero prima che l’umanità (e in particolare la porzione più ricca della Terra) cominciasse a bruciare carbone, petrolio e gas per alimentare le proprie produzioni.
Si sta insomma continuando a sfiorare pericolosamente la soglia degli 1,5 gradi centigradi, obiettivo più ambizioso nella finestra tra 1,5 e 2 gradi indicata dall’Accordo di Parigi sul clima del 2015. Ovviamente, per parlare di un riscaldamento climatico che abbia raggiunto e oltrepassato ufficialmente il limite inferiore della forchetta in questione, occorrerà che la temperatura media globale si collochi stabilmente oltre gli 1,5 gradi.
Il triennio 2023-2025 potrebbe essere il primo a superare nel suo complesso gli 1,5 gradi di riscaldamento globale
Ma la tendenza è tanto evidente quanto inquietante. Basti pensare che, se i valori saranno confermati, il triennio 2023-2025 potrebbe essere il primo ad aver superato nel suo complesso la soglia. La speranza è che si tratti di uno scavalcamento temporaneo: affinché sia così, occorre però abbattere in modo immediato e drastico le emissioni di gas ad effetto serra. Rinunciando innanzitutto a continuare a bruciare combustibili fossili, soluzione sulla quale il mondo, all’ultima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite, la Cop30 di Belém, è apparso però ancora profondamente diviso.
🌡️The latest #CopernicusEU C3S Climate Bulletin shows Nov 2025 was the 3rd-warmest November on record, at 14.02°C – 0.65°C above the 1991–2020 average (surface air temperature).
Anomalies reveals extreme warmth across the Arctic, with peaks of +5–7°C.
Per i dati definitivi relativi al 2025, chiaramente, è necessario attendere quelli relativi al mese di dicembre. Difficilmente si batterà il record dei dodici mesi più caldi di sempre, stabilito nel 2024, ma è altrettanto improbabile che ci si allontani di molto da tale massimo storico.
A novembre numerosi eventi meteorologici estremi e gravi perdite umane
Con tutto ciò che ne consegue in termini di impatti e di crisi climatica. Lo stesso servizio Copernicus ricorda che soltanto lo scorso novembre è stato caratterizzato “da numerosi fenomeni meteorologici estremi, in particolare per quanto riguarda i cicloni tropicali nel Sud-Est asiatico, che hanno provocato inondazioni catastrofiche su ampia scala e causato gravi perdite umane”.
Proprio il mese di novembre è risultato il terzo più caldo di sempre, con una temperatura media sulla superficie delle terre emerse e degli oceani di 14,02 gradi centigradi: 0,65 gradi in più rispetto al periodo 1991-2020. In particolare dati oltre la media degli ultimi decenni sono stati rilevati quasi ovunque nel mondo, con picchi nel Canada settentrionale, nell’oceano Artico e in tutto l’Antartide.
Non era mai accaduto che la temperatura media globale in un intero anno solare fosse di oltre 1,5 gradi centigradi superiore ai livelli pre-industriali.
Quest’estate è stata la più calda mai registrata e tutto fa pensare che il 2024 batterà ogni record di temperature: lo dice il servizio europeo Copernicus.
Il servizio di monitoraggio climatico europeo Copernicus ha reso noto che con il mese di maggio 2024, abbiamo raggiunto quota 12 record di fila per la temperatura media globale.
Quello di quest’anno è il mese di marzo più caldo mai registrato, ben 1,68 gradi al di sopra dei livelli pre-industriali. I dati del servizio Copernicus.