Rock Files Today – 11 Agosto – Green Onions

Oggi, 11 Agosto 1962 Esce per la Volt, etichetta sussidiaria della leggendaria casa discografica Stax, il 45 giri Green Onions firmato dalla resident band della label di Memphis, Booker T. & The Mgs. Entra in classifica e ci resta per quattro mesi, raggiungendo il terzo posto. Non solo: diventa uno dei brani strumentali più celebri


Oggi, 11 Agosto 1962
Esce per la Volt, etichetta sussidiaria della leggendaria casa
discografica Stax, il 45 giri Green Onions firmato dalla resident
band della label di Memphis, Booker T. & The Mgs. Entra in
classifica e ci resta per quattro mesi, raggiungendo il terzo
posto.

Non solo: diventa uno dei brani strumentali più celebri e
più suonati della storia. Nel 1979 vivrà un piccolo
revival in Inghilterra dove entrerà in classifica dopo
essere stato incluso nella colonna sonora del film musicale
Quadrophenia. La canzone è apparsa in molte altre pellicole,
tra cui American Graffiti e Un mercoledì da leoni.
Il solo 45 giri ha venduto complessivamente oltre un milione di
copie.

Green Onions nasce accidentalmente, in una pausa del lavoro che
la band americana sta compiendo in studio col cantante rockabilly
Billy Lee Riley.
I musicisti improvvisano un pezzo intitolato Behave Yourself. Il
presidente della Stax Jim Stewart è presente in studio e
registra il brano.

Si decide di pubblicare la canzone, ma a quel punto c’è
bisogno di un lato B.
Il tastierista Booker T. Jones traspone una frase di pianoforte
sull’organo. Essendo considerato uno scarto, lo strumentale prende
il nome di Green Onions, “cipolle verdi”, quelle che butti via.
Viene masterizzato il giorno dopo presso gli studi Sun di Memphis,
già testimoni della nascita del mito di Elvis Presley.

La masterizzazione è supervisionata proprio dal
chitarrista di Elvis, Scotty Moore.
In quel 1962 non è inusuale che uno strumentale entri nella
classifica rhythm & blues. Green Onions riesce però a
sfondare anche in quella pop.

Possiede un’accattivante semplicità di fondo grazie al
riff costituito da poche note suonate con l’organo Hammond B3 da
Booker, allora appena diciassettenne. I suoi MG’s, uno dei primi
gruppi interrazziali della storia, sono di casa alla Stax Records:
quando un musicista deve incidere per l’etichetta, viene
accompagnato da Booker e dai suoi MG’s che di lì a pochi
anni diventeranno il gruppo simbolo del soul di Memphis.

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