Rock Files Today – 25 Settembre – John Bonham

Oggi, 25 Settembre 1980. Clewer, nei pressi del castello di Windsor Si chiama Old Mills House il vecchio mulino restaurato (il cui terreno costeggia il Tamigi) di proprietà di Jimmy Page. Il chitarrista dei Led Zeppelin lo ha acquistato dall’attore Michael Caine per un milione di sterline. Gli Zeppelin sono all’Old Mills per provare il


Oggi, 25 Settembre 1980.
Clewer, nei pressi del castello di Windsor
Si chiama Old Mills House il vecchio mulino restaurato (il cui
terreno costeggia il Tamigi) di proprietà di Jimmy Page. Il
chitarrista dei Led Zeppelin lo ha acquistato dall’attore Michael
Caine per un milione di sterline.

Gli Zeppelin sono all’Old Mills per provare il repertorio in
vista dell’imminente tournée americana: la prima, dopo tre
anni di assenza.

Sono le 13 e 45 quando il suo assistente Benji Le Fevre va a
svegliare il batterista John Bonham. Lo ha soprannominato The
Beast, la bestia, per i comportamenti animaleschi e perennemente
sopra le righe.

Lo trova ancora a letto.
John, però, presenta un colorito bluastro.
E, soprattutto, non risponde, non ha polso.
È morto, a soli 32 anni.
Nessuno, per ora, sa cosa sia successo di preciso.

È evidente, però, che la morte deve avere a che
fare coi bagordi del giorno precedente. Bonham non si fa più
di eroina, ma beve in modo spropositato.
Si dice sia particolarmente preoccupato per il tour imminente: il
precedente è tutt’altro che brillante e per di più il
batterista ha alcuni pendenti giudiziari negli Stati Uniti. Assume
perciò un farmaco chiamato Motival: è un
antidepressivo che gli serve a ridurre l’ansia.

Inoltre, nel corso della giornata, mangia pochissimo e beve
vodka come una spugna. Verso le 23 si addormenta su un divano. Dopo
mezzanotte viene trascinato di peso sul suo letto da Rick Hobbs, un
aiutante di Page, che lo corica su un fianco. Non è un
particolare irrilevante: facendo così, nel caso di una crisi
di vomito in quello stato di semicoscienza il batterista non
avrebbe rischiato di soffocare. Eppure è esattamente quello
che accade a una certa ora del mattino. Lo stabilisce il coroner
dell’East Berkshire cui viene affidato il compito di scoprire la
causa del decesso: il musicista è morto d’asfissia,
soffocato dal suo stesso vomito, dopo aver fatto una overdose di
alcol.

Non tutti, però, ci credono: prende sempre più
credito l’ipotesi di strane pratiche di magia nera praticate da
Jimmy Page, un fanatico del satanista Aleister Crowley, che
sembrano aver gettato una sorta di maledizione sui Led Zeppelin. E
di cui “la bestia” è solo l’ultima vittima.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Rock Files Live! Black lives matter

La puntata di Mercoledì 29 luglio dei Rock Files Live! di LifeGate Radio è Black lives matter, interamente dedicata alla musica nera.

Tornano i Rock Files Live! La stagione 2015 riparte al TOM di Milano

Lunedì 19 gennaio riparte lo storico show di LifeGate, ideato e condotto da Ezio Guaitamacchi, giunto ormai alla decima edizione.   In questi nove anni il programma più longevo e seguito di LifeGate ha ospitato un mix di artisti in fase di lancio e affermati artisti internazionali (da Keith Emerson a Jesse Harris, dal leggendario

Come nasce un mito del prog

Londra, west end, Primavera 1968. Considerato il quartier generale della musica, Soho è da sempre il principale polo d’intrattenimento della capitale inglese: negli anni, sono nati, spariti e risorti centinaia di locali e club. Al numero 14 di Upper Saint Martins Lane si trova il più famoso e longevo di questi: il Marquee. Al piano superiore

Il paracadute dei Coldplay

Londra, novembre 1998. C’è nervosismo negli studi di registrazione della Parlophone, al 43 di Brook Green. Sono giorni che Chris continua a litigare con Will. E oggi le cose vanno peggio del solito anche perchè Chris si è presentato completamente ubriaco. Chris Martin ha conosciuto Jon Buckland alla festa delle matricole dell’University College e tra

Cass & Moonie

Londra, estate del 1978. Il suo vero nome è Ellen Naomi Cohen. Ma al liceo cambia identità: prende in prestito quello del suo idolo (l’attrice Peggy Cass) e a questi aggiunge il nomignolo di Mama: canta infatti con lo stesso feel delle blues woman degli anni 20 e ha il loro stesso fisico: 1.65 di

Un esordio da Incubus

Los Angeles, primi anni 90. Qualcuno, camminando sulla Sunset Strip, si è imbattuto in strani flyer che segnalano un concerto in serata al Roxy, locale qualche metro più avanti. In realtà a catturare l’attenzione dei passanti è l’immagine di una donna nuda stampata su quei fogli seminati ovunque.   Brandon Boyd è il cantante della