
21 alberi abbattuti al secondo: ecco l’eredità di Bolsonaro in Amazzonia
L’era di Bolsonaro è finita. Ora si contano gli alberi abbattuti in Amazzonia: tra il 2019 e il 2022 è un’area grande una volta e mezza Rio de Janeiro.
Jair Bolsonaro è il presidente del Brasile, alla guida del paese sudamericano dal 2018 quando ha vinto le elezioni col Partido Social Liberal, di orientamento nazionalista e conservatore.
L’era di Bolsonaro è finita. Ora si contano gli alberi abbattuti in Amazzonia: tra il 2019 e il 2022 è un’area grande una volta e mezza Rio de Janeiro.
Bolsonaro vorrebbe la cittadinanza italiana per evitare un arresto per crimini contro l’umanità. Ma tra Italia e Brasile c’è un trattato di estradizione.
Domenica 8 gennaio migliaia di persone hanno occupato i palazzi delle istituzioni a Brasilia, protestando contro il risultato delle ultime elezioni.
Lula può far crollare dell’89 per cento la deforestazione nella foresta amazzonica brasiliana. Gli basterà agire come ha fatto nei suoi primi due mandati.
Lula sarà presidente del Brasile: al ballottaggio di domenica 30 ottobre ha battuto l’ex-militare di estrema destra Jair Bolsonaro, in carica dal 2018.
Sônia Guajajara è attivista, Célia Xakriabá è educatrice. Entrambe sono donne indigene e si sono conquistate un seggio al Congresso brasiliano.
La lotta del popolo indigeno brasiliano Karipuna è la stessa di altri popoli indigeni che chiamano l’Amazzonia come casa. Abbiamo incontrato il loro leader Adriano Karipuna.
Il primo turno delle elezioni in Brasile si chiude con Lula al 48,4 per cento contro il 43,3 per cento di Bolsonaro. Si va al ballottaggio il 30 ottobre.
Il 2 ottobre si tengono le elezioni in Brasile. Abbiamo fatto un resoconto del drammatico primo mandato del presidente Jair Bolsonaro.
Lula e Bolsonaro si contendono le elezioni brasiliane del 2 ottobre 2022. In gioco c’è anche il futuro della foresta amazzonica e dei popoli indigeni.