
Aritana, leader della tribù indigena degli Yawalapiti, è morto di Covid-19. Aveva contribuito a fondare il parco indigeno dello Xingu, in Amazzonia.
I popoli indigeni sono protagonisti indispensabili nella salvaguardia di un mondo più sostenibile, più sicuro e più giusto. Dobbiamo proteggerli.
I popoli indigeni, sia come collettività sia come persone, hanno diritto al pieno godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali così come sono riconosciuti nella Carta delle Nazioni Unite, nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e nella legislazione internazionale sui diritti umani, come previsto dall’articolo 1 della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni. La stessa dichiarazione prosegue, all’articolo 2, affermando che “i popoli e gli individui indigeni sono liberi ed eguali a tutti gli altri popoli e individui e hanno diritto a non essere in alcun modo discriminati nell’esercizio dei loro diritti, in particolare per quanto riguarda la loro origine o identità indigene”, e per questo hanno diritto all’autodeterminazione, cioè hanno diritto a determinare liberamente il proprio statuto politico, lo sviluppo economico, sociale e culturale, all’autogoverno nelle questioni riguardanti i loro affari interni e locali, come anche a disporre dei modi e dei mezzi per finanziare le loro funzioni autonome. Su LifeGate seguiamo le notizie relative alla protezione delle loro terre, degli stili di vita: perché è nell’interesse di tutti. Attivisti, difensori della natura e portatori di conoscenze antiche, i popoli indigeni del mondo sono protagonisti indispensabili nella salvaguardia di un mondo più sostenibile, più sicuro e più giusto.
Aritana, leader della tribù indigena degli Yawalapiti, è morto di Covid-19. Aveva contribuito a fondare il parco indigeno dello Xingu, in Amazzonia.
Diverse città stanno diventando centri di diffusione del virus in Amazzonia. Una panoramica delle zone amazzoniche di Brasile, Colombia, Perù ed Ecuador.
L’identità dei nativi americani è legata a doppio filo alle loro terre. Ecco perché la tribù Klamath le sta ricomprando dal governo statunitense.
Con la morte di Amoim Aruká finisce per sempre la storia del popolo indigeno Juma. Esprimono dolore, e rabbia, le associazioni dell’Amazzonia brasiliana.
Ecocidio. È questo il reato per cui il presidente brasiliano in carica, Jair Bolsonaro, rischia il processo alla Corte penale internazionale.
Aumentare l’estensione delle aree protette potrebbe aumentare anche la sofferenza e la distruzione degli spazi naturali. La denuncia di Survival International.
Un riconoscimento che lega questa pianta al suo territorio nativo e al popolo indigena che la coltiva. Per una produzione unica.
Un viaggio in solitaria in Amazzonia è diventato un racconto fotografico che vuole rivendicare l’autenticità di un territorio e del suo popolo. In mostra a Milano.
La pandemia minaccia alcuni dei popoli più a rischio del mondo, come gli andamanesi, una popolazione delle isole Andamane e Nicobare in India.
Scopriamo chi è Patricia Marroquin Norby, nativa americana e nuova curatrice di uno dei più grandi e noti musei di New York.
Raoni Metuktire, capo degli indigeni brasiliani Kayapó, è stato nominato per il premio Nobel per la Pace. Dopo 40 anni, la lotta per l’Amazzonia continua.
Il museo nazionale Ainu Upopoy ha aperto i battenti. Ora la popolazione indigena Ainu di Hokkaido è riconosciuta, ma molte persone non hanno ancora accesso ai diritti fondamentali.