Un aereo Egyptair precipita nella notte nel Mediterraneo. Sconosciute le cause
Il volo MS804 è scomparso mentre si trovava al largo dell’isola greca di Karpathos. Le autorità non escludono alcuna ipotesi sulle cause.
Il volo MS804 è scomparso mentre si trovava al largo dell’isola greca di Karpathos. Le autorità non escludono alcuna ipotesi sulle cause.
Julien Collet, dirigente dell’Autorità per la sicurezza nucleare francese, spiega in questa intervista che i rischi per i reattori non possono essere azzerati.
Chernobyl oggi: stiamo ancora pagando i danni sull’ambiente e sulla nostra salute. Un incidente che ha portato l’Europa a rifiutare l’energia nucleare.
Oggi gli italiani possono evitare che tragedie come l’incidente di Chernobyl e Fukushima si ripetano: scegliendo le energie rinnovabili.
Chernobyl ha dato una scossa alla politica energetica, ma ancora oggi paghiamo energia nucleare in bolletta. Ecco come tagliare con l’energia più pericolosa
L’impianto di Chernobyl era composto da quattro reattori da 1000 MW ognuno, che producevano un decimo di tutta l’energia elettrica ucraina. Il primo reattore fu commissionato nel 1977, il secondo nel 1978, il terzo nel 1981, il quarto (quello che subì l’incidente) nel 1983. Si trattava di reattori del tipo Rbmk-1000 (РБМК – Реактор Большой
A pochi giorni dal devastante terremoto di magnitudo 7.8 che ha sconvolto la costa dell’Ecuador, il bilancio delle vittime è salito a 525, più di 2.500 i feriti. Il sisma, avvenuto nella serata di sabato 16 aprile, è stato avvertito in più di otto province, tra cui la capitale Quito. Queste zone sono state poi colpite da più
Tutto quello che c’è da sapere sul disastro di Chernobyl 1970 Comincia la costruzione di Pripyat, una delle nove atomgrad, “città atomiche” progettate in Unione Sovietica per accogliere, come abitanti, gli impiegati delle centrali nucleari e le loro famiglie. 1972 Si decide il tipo di reattori nucleari da impiantare a Chernobyl. Viktor Bryukhanov, direttore dell’impianto, propone i
https://youtu.be/15s7XTo6JPc I torrenti della città di Genova sono nuovamente al centro dell’attenzione nazionale. Questa volta non sono il dissesto idrogeologico e l’ennesima alluvione a ferire la città ma il petrolio che si è riversato nel piccolo rio Penego, sotto il quale passa l’intricata rete dell’oleodotto di collegamento tra il Porto petroli della città, lo stabilimento
Uragani, terremoti, inondazioni. Secondo uno studio tedesco i disastri naturali hanno ucciso più di otto milioni di persone dal 1900 ad oggi.