Nucleare, nuovo stop al cantiere infinito del reattore francese di Flamanville
L’Autorità per la sicurezza nucleare francese ha chiesto di effettuare alcune lunghe e costose riparazioni nelle strutture del nuovo reattore sulla Manica.
L’Autorità per la sicurezza nucleare francese ha chiesto di effettuare alcune lunghe e costose riparazioni nelle strutture del nuovo reattore sulla Manica.
L’Autorità per la sicurezza nucleare francese ha concesso l’ok a proseguire la costruzione del reattore Epr di Flamanville. Greenpeace: “Contraddittorio”.
Un’esplosione è stata registrata nella mattinata del 9 febbraio presso la centrale nucleare di Flamanville, in Francia. Escluse fughe radioattive.
Julien Collet, dirigente dell’Autorità per la sicurezza nucleare francese, spiega in questa intervista che i rischi per i reattori non possono essere azzerati.
Il reattore nucleare di Flamanville è di nuovo nel mirino delle autorità di controllo. Uno stop definitivo potrebbe risultare fatale per l’intera filiera.
Il gruppo EDF e lo Stato francese sono chiamati a salvare la compagnia Areva: «Il costo potrebbe arrivare a 4-5 miliardi di euro».
Nel Paese è presente quasi un milione e mezzo di metri cubi di rifiuti radioattivi. Diventeranno 4,3 milioni entro i prossimi 65 anni.
Problemi “molto seri” in Francia. Perdite che superano i ricavi in Finlandia. Cantieri bloccati in Cina. Il nucleare di “nuova generazione“ arranca.