La capacità rinnovabile globale crescerà di 2,7 volte entro il 2030, superando le ambizioni dei Paesi di quasi il 25%. Ma è ancora lontana dal triplicarsi.
Francia, esplosione nella centrale nucleare di Flamanville
Un’esplosione è stata registrata nella mattinata del 9 febbraio presso la centrale nucleare di Flamanville, in Francia. Escluse fughe radioattive.
Attorno alle 10 di mattina di giovedì 9 febbraio un’esplosione ha scosso la centrale nucleare di Flamanville, in Francia, dove da anni è in costruzione un nuovo (e contestato) reattore Epr. Secondo quanto riportato dalla stampa transalpina, il rischio di fughe radioattive sarebbe stato scongiurato.
Cinque persone intossicate nella centrale nucleare
La deflagrazione – che è avvenuta in una sala macchine e non nella porzione nucleare del sito – avrebbe tuttavia provocato l’intossicazione di cinque uomini, le cui condizioni non sarebbero tuttavia gravi. Jacques Lepetit, sindaco del comune di Les Pieux, il più vicino alla centrale, ha fatto sapere al quotidiano 20 Minutes di aver incontrato il direttore del sito dopo l’incidente, il quale ha assicurato che «la fuoriuscita di fumo è stata bloccata» e che «le operazioni sono sotto controllo». Ciò nonostante, è stato dispiegato «un ingente quantitativo di uomini e di mezzi di soccorso».
Leggi anche: Tutto quello che c’è da sapere sull’energia nucleare e perché non ha futuro
La costruzione del nuovo reattore nella centrale francese è da tempo nel mirino degli ambientalisti francesi, che sottolineano tra le altre cose i gravi ritardi accumulati e i costi altissimi del progetto. Questi ultimi sono infatti triplicati rispetto alle previsioni iniziali, raggiungendo e superando i 10 miliardi di euro. A ciò si sono aggiunte poi aspre polemiche legate ad alcune componenti bocciate dall’Autorità per la sicurezza nucleare, in quanto difettose.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Autorità per la sicurezza nucleare francese ha concesso l’ok a proseguire la costruzione del reattore Epr di Flamanville. Greenpeace: “Contraddittorio”.
Il reattore nucleare di Flamanville è di nuovo nel mirino delle autorità di controllo. Uno stop definitivo potrebbe risultare fatale per l’intera filiera.
Dal 15 ottobre al 1 dicembre, i riscaldamenti si potranno accendere ovunque in Italia. Troppi ancora gli impianti a metano, meglio le pompe di calore.
Si punta arrivare al net zero del 2050 con almeno l’11 per cento di energia prodotta dai nuovi reattori, tutto fermo però sulla gestione delle scorie.
Il 30 settembre, la Ratcliffe-on-Soar, la 18esima centrale più inquinante d’Europa, ha smesso di bruciare carbone. D’ora in poi produrrà idrogeno verde.
L’energia solare continua a battere tutti i pronostici. Per Ember, il fotovoltaico supererà, a livello globale, la maggior le previsioni del settore nel 2024.
Il leader dell’Azerbaigian, che a novembre ospita la Cop29, è stato accolto in Italia come un partner strategico. Cruciali le intese sul gas. Ma non sono mancate le critiche degli attivisti per la linea dittatoriale che continua a perseguire.
Entro tre anni, entrerà in funzione uno dei giacimenti di gas più imponenti d’Italia. Per Eni, il gas è ancora indispensabile per la transizione energetica. Per la scienza, la transizione deve essere rapida.