Perché l’attacco alla missione Unifil in Libano è considerato un crimine di guerra
Attaccare deliberatamente le missioni di peacekeeping è un crimine di guerra. Ne parliamo con Luigi Daniele, docente di diritto internazionale umanitario.
Attaccare deliberatamente le missioni di peacekeeping è un crimine di guerra. Ne parliamo con Luigi Daniele, docente di diritto internazionale umanitario.
Israele ha fatto una nuova strage di civili nel nord della Striscia di Gaza, mentre in Libano continua ad attaccare l’Unifil.
L’esercito israeliano ha sparato contro diverse basi dell’Unifil, la missione Onu in Libano. Cresce la tensione tra la comunità internazionale e Israele.
Il ministro degli Esteri israeliano ha detto che Guterres “sostiene terroristi, stupratori e assassini di Hamas, di Hezbollah, degli Houthi e ora dell’Iran”.
Israele ha avviato nella serata di lunedì operazioni di terra in Libano. Onu e Stati Uniti chiedono un cessate il fuoco. Tel Aviv: “Raid limitati”.
Nelle scorse ore Israele ha colpito gli Houthi in Yemen, ha ucciso centinaia di persone in Libano e proseguito i raid a Gaza.
Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah dal 1992, è stato ucciso nel bombardamento israeliano nella periferia sud di Beirut.
Terzo giorno consecutivo di bombe israeliane in Libano. Il numero di morti e sfollati si impenna, mentre si parla di una manovra di terra.
Israele ha incrementato attentati e bombardamenti in Libano, Hezbollah ha aumentato il lancio di razzi. La tensione non è mai stata così alta.
Nel pomeriggio del 17 settembre migliaia di cercapersone sono esplosi in Libano, causando 12 morti e quasi 3mila feriti. Dietro l’attacco c’è Israele.