
La Corte internazionale di giustizia dell’Aja ordina a Israele lo stop all’offensiva a Rafah
La Corte accoglie la richiesta del Sudafrica, che voleva un cessate il fuoco immediato: giudici non convinti dalle rassicurazioni di Tel Aviv.
La Corte accoglie la richiesta del Sudafrica, che voleva un cessate il fuoco immediato: giudici non convinti dalle rassicurazioni di Tel Aviv.
Gli Usa hanno fatto arrivare a Gaza i primi aiuti umanitari tramite il nuovo molo galleggiante. Ma senza condizioni di sicurezza adeguate la consegna non avviene.
La Corte penale internazionale ha chiesto l’arresto del primo ministro di Israele Netanyahu, del ministro della Difesa Gallant e dei leader di Hamas per crimini di guerra.
Israele bombarda il campo profughi di Nuseirat, ma anche Rafah e Khan Younis. Intanto cresce la fronda anti-Netanyahu nel governo israeliano.
Il 15 maggio per il popolo palestinese è Nakba, la “catastrofe”. Cioè la cacciata di 700mila persone dalle loro case, nel 1948, per mano di Israele.
Gruppi di estremisti israeliani hanno condotto attacchi incendiari alla sede dell’Unrwa e aggressioni al personale. Da qui la decisione di chiudere.
Israele ha chiuso i valichi di Rafah e Kerem Shalom, dopo l’inizio dell’operazione militare sulla città al confine con l’Egitto
Hamas ha informato i mediatori del Qatar e dell’Egitto di aver accettato la loro proposta per un nuovo cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi, ma Rafah viene colpita da Israele.
La chiusura degli uffici di Al Jazeera a Gerusalemme Est è l’ultimo atto della guerra che Israele sta conducendo anche contro l’informazione libera. Le reazioni di condanna a livello internazionale sono arrivate immediatamente.
Funzionari israeliani e stranieri dicono che la Corte penale internazionale vuole pronunciarsi contro i vertici di Israele.