
Il “mercato dei migranti schiavi” in Libia. Rapiti e venduti per 200 euro
Ai migranti vengono imposti i lavori forzati o la prostituzione. Si parla di un autentico “mercato degli schiavi” in Libia.
Ai migranti vengono imposti i lavori forzati o la prostituzione. Si parla di un autentico “mercato degli schiavi” in Libia.
Da una parte velocizzare le procedure di protezione internazionale per i richiedenti asilo, dall’altra agevolare le operazioni di identificazione e rimpatrio dei migranti irregolari. Sono questi i due obiettivi principali che si propone la legge approvata in via definitiva dal parlamento italiano, che sostanzialmente recepisce un decreto dei ministri dell’Interno e della Giustizia, Marco Minniti
Il documentario The war show mostra un gruppo di giovani amici filmarsi per tre anni durante la guerra in Siria. In questa intervista esclusiva, il co-regista Andreas Daalsgard svela i retroscena dell’opera.
Dopo le accuse dell’agenzia Frontex e della procura, le ong hanno risposto alle accuse: “Prive di fondamento: noi salviamo solo le vite dei migranti”.
In Ungheria tutti i migranti saranno detenuti in campi chiusi e inaccessibili ai giornalisti, finché non sarà fornita una risposta alle loro richieste d’asilo.
Si chiama Nois ed è un progetto unico nel suo genere. Nasce in Sardegna il primo telegiornale realizzato e condotto da migranti.
Quella di un ragazzo del Gambia è una storia di violenza assoluta. Per la sua e altre storie è nata la protesta #NotMyEurope per portare il Mediterraneo nelle acque del Tevere e chiedere politiche migratorie più umane.
Ha vinto anche la Sahara Marathon, ma questa volta la vittoria più grande è stata stringere le mani dei bambini che volevano giocare con lui. L’intervista al maratoneta campione del mondo Giorgio Calcaterra.
Ha 25 anni ed ha passato anni in fuga dalla guerra in Siria. Ora Housam ha deciso di mettere la sua esperienza al servizio dei profughi.
Brhan Tesfay è un italiano di origine eritrea che nel 2012 ha deciso di fondare Edizioni SUI, una casa editrice con una mission ben precisa: pubblicare libri, dando spazio ad una “narrazione senza patria”. Il 2 marzo scorso a Bologna lo abbiamo incontrato, ospite presso la libreria caffè La confraternita dell’uva nell’ambito della rassegna IntegrArti: integrazione, letteratura e produzioni