Vent’anni fa veniva ucciso Yitzhak Rabin: “Ora Israele riscopra la pace”
Il 4 novembre 1995 un estremista ebreo uccideva il premier israeliano Rabin, “colpevole” di aver posto le basi per un accordo di pace con i palestinesi.
Il 4 novembre 1995 un estremista ebreo uccideva il premier israeliano Rabin, “colpevole” di aver posto le basi per un accordo di pace con i palestinesi.
Settembre si è chiuso con l’innalzamento della bandiera palestinese alle Nazioni Unite, ma il mese che è appena cominciato ha visto un’intensificazione della violenza in Cisgiordania, la parte più estesa dei Territori palestinesi. Scontri tra palestinesi e l’esercito israeliano hanno causato la morte di due adolescenti palestinesi e ferito quasi 500 loro connazionali. Altri due adolescenti palestinesi sono
Banksy, probabilmente nato a Bristol negli anni Settanta, ha mantenuto segreto il proprio nome e nascosto il proprio volto per tutta la carriera, malgrado i molti tentativi più o meno convincenti di svelarne l’identità. In un’intervista esclusiva rilasciata nel 2003 al Guardian ha rivelato di aver iniziato a creare graffiti da adolescente per fuggire dai
Tredici milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione a causa dei conflitti in atto in Medio Oriente e Nordafrica. Questi e altri dati allarmanti sono emersi dal rapporto Education under fire dell’Unicef, che analizza la situazione dell’istruzione in Siria, Iraq, Yemen, Libia, Palestina, Sudan, Giordania, Libano e Turchia. Fino a pochi anni fa, la regione era
Scrittore, giornalista ma anche musicista, Yuval Ben-Ami è nato a Gerusalemme. Scrive per svariate riviste di cultura ebraica e ha pubblicato romanzi molto acclamati in patria. Di solito apprezza la musica classica, Schubert soprattutto. Ma da quando ha ascoltato il primo album di Lorde, la cantante neozelandese è diventata per lui una vera e propria
La Palestina è entrata a far parte della Corte penale internazionale (Cpi) che ha sede all’Aja, nei Paesi Bassi. Il tribunale ora può contare su 123 paesi aderenti. Mercoledì 1 aprile si è tenuta una cerimonia durante la quale il ministro degli Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) Ryad al Malki ha ricevuto una copia dello
Banksy è stato nella striscia di Gaza. E ha lasciato il segno. Sul sito ufficiale dell’artista britannico sono state pubblicate le foto di quattro nuovi graffiti realizzati sulle rovine e un video dal titolo Make this the year you discover a new destination, un invito ironico a “scoprire una nuova destinazione” quest’anno: Gaza. “Uno scenario
Olive oil without borders (Oowb), letteralmente olio d’oliva senza frontiere, è un progetto triennale che riunisce 34 comunità agricole in Israele e in Cisgiordania (Palestina) impegnate nella coltivazione di olivi da olio. L’iniziativa è nata da un’idea della Near East foundation (Nef) ed è sostenuta economicamente dalla Usaid, l’agenzia americana contro la povertà estrema. Le olive
B’Tselem, un gruppo israeliano per la difesa dei diritti umani, ha criticato le Forze di difesa israeliane (Israel defense forces, Idf) per aver deliberatamente condotto raid aerei sulle abitazioni private dei palestinesi uccidendo centinaia di civili. L’accusa si riferisce ai bombardamenti effettuati sulla striscia di Gaza dall’8 luglio al 26 agosto 2014, durante l’operazione Margine
Dal 1977 le Nazioni Unite celebrano questa data in segno di appoggio al popolo palestinese che ancora oggi non conosce tregua.