Anche in Lombardia l’acqua ad uso potabile contiene Pfas, secondo un’inchiesta di Greenpeace
Greenpeace ha esaminato quasi 4mila analisi sull’acqua ad uso potabile potabile condotte in Lombardia dal 2018 in poi: il 18,9 per cento rileva i Pfas.
Greenpeace ha esaminato quasi 4mila analisi sull’acqua ad uso potabile potabile condotte in Lombardia dal 2018 in poi: il 18,9 per cento rileva i Pfas.
ClientEarth ed Eeb fanno il punto a un anno dall’introduzione del piano europeo per vietare settemila sostanze pericolose: c’è ancora molto da fare.
Una maxi-inchiesta mostra la mappa dei Pfas in Europa e in Italia: oltre 17mila siti contaminati per sempre, e una lobby che cerca di evitare i divieti.
I Pfas sono dappertutto, anche alle isole Svalbard. E, con la fusione dei ghiacci, possono contaminare l’ecosistema entrando nella catena alimentare.
Secondo un’analisi della ong Pan Europe la quota di frutta sulla quale sono presenti residui di pesticidi è aumentata nettamente rispetto a 10 anni fa.
La Commissione europea ha lanciato una roadmap per eliminare o limitare l’uso di sostanze tossiche presenti in numerosi prodotti di largo consumo.
Uno studio rivela i danni dell’esposizione delle donne incinte ad un cocktail di sostanze comuni. Con conseguenze sullo sviluppo cerebrale dei bambini.
Su base volontaria, i produttori potranno vendere ortaggi con la garanzia che siano stati irrigati con acqua non inquinata da Pfas.
Il brevetto dell’azienda parmense ha raccolto 700mila euro di investimenti in equity crowdfunding, doppiando l’obiettivo in soli dieci giorni.
È iniziato il più grande processo italiano per crimini ambientali. Per decenni 350mila persone hanno bevuto acqua di rubinetto contaminata da Pfas, ora i responsabili sono chiamati a rispondere.