Pfas, allarme sui prodotti a base di cereali: quasi tutti contengono Tfa
Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
I PFAS, abbreviazione di “perfluoroalchilici e polifluoroalchilici”, sono una classe di composti chimici utilizzati in una vasta gamma di prodotti industriali e di consumo per le loro proprietà idrorepellenti, antivegetative e antifiamma. Sono presenti in prodotti come rivestimenti antiaderenti, imballaggi alimentari, schiume antincendio e tessuti impermeabili. Tuttavia, i PFAS sono diventati oggetto di preoccupazione a causa della loro persistenza nell’ambiente e della loro presunta tossicità per la salute umana e l’ambiente. Studi scientifici hanno evidenziato possibili effetti nocivi dei PFAS sulla salute, tra cui problemi di sviluppo, danni al fegato, al sistema immunitario e al sistema endocrino. A causa della loro persistenza nell’ambiente, i PFAS sono diventati una preoccupazione globale per la contaminazione delle acque sotterranee e della catena alimentare.
Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Quasi fatta per il regolamento, che stringe sull’uso di sostanze chimiche nocive e introduce un passaporto digitale anche per i prodotti di importazione.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
Il parlamento francese ha approvato una norma che introduce divieti negli usi industriali dei Pfas, benché con alcune esclusioni e deroghe sorprendenti.
Altroconsumo ha raccolto e analizzato campioni d’acqua da 38 fontanelle pubbliche in varie città italiane: nessuno conteneva Pfas.
La presenza di Pfas non è stata considerata dalle autorità francesi per decidere sulla balneabilità della Senna in occasione dei Giochi olimpici.
Uno studio statunitense ha indagato l’esposizione ai Pfas attraverso il cibo analizzando il plasma e il latte materno di migliaia di donne.
Sotto il polo industriale della Solvay, in Piemonte, la falda è la più contaminata d’Europa dai Pfas. Ma il piano di bonifica è bloccato.
La Francia ha approvato la legge che limita l’utilizzo di Pfas, dannosi per la nostra salute, in molti settori.