
“Un carnevale a Nairobi? Penseranno che siamo matti”
Una conversazione con Jane Wanjiru e Mary Osinde, educatrici di strada coinvolte nel progetto Carnival! Nairobi, organizzato da Cherimus, Koinonia Community e Amani.
Una conversazione con Jane Wanjiru e Mary Osinde, educatrici di strada coinvolte nel progetto Carnival! Nairobi, organizzato da Cherimus, Koinonia Community e Amani.
“Vorrei poter immaginare come vive, cosa pensa al mattino quando si alza, cosa cerca quando vaga per le strade di questa città, perché è qui con noi oggi”. La vita quotidiana di uno dei ragazzi di Carnival! Nairobi, raccontata durante un workshop a Mtindwa.
Ed ecco che, magicamente, un arnese del falegname nasconde superpoteri. E un matatu spicca il volo sul traffico di Kawangware. L’avventura di Carnival! Nairobi continua…
Con il raggiungimento del tetto, il progetto di Casa sollievo bimbi conquista un traguardo importante e il sogno dell’hospice pediatrico Vidas assume sempre maggior concretezza.
Come si organizza un carnevale per le strade di Nairobi e si coinvolgono i ragazzi di strada? Il nuovo editoriale dell’associazione Cherimus.
La comunità internazionale sembra stanca della crisi siriana, intanto migliaia di rifugiati siriani rischiano di essere rimpatriati nonostante il protrarsi della guerra e delle violenze.
Con una sentenza che farà storia, un giudice del Tribunale di L’Aquila ha accolto una richiesta d’asilo per motivi ambientali. Non è la prima volta, ma la giurisprudenza è fondamentale per l’adozione di una terminologia universale.
In dieci anni i detenuti sono dimezzati, grazie anche a politiche meno repressive. Ora le carceri vuote e non più utili ospitano rifugiati, richiedenti asilo e le loro famiglie.
Il bilancio della cooperazione italiana nel 2016 è stato positivo, ma si iniziano a sentire i contraccolpi delle accuse alle ong che salvano i migranti via mare da morte certa. Il caso di Save the Children.
La resilienza è importante, serve agli abitanti dei villaggi nel resistere ai cambiamenti climatici. Un caso di studio dal Senegal raccontato dalla coordinatrice dei progetti in Africa di Green Cross.