Cosa sono, davvero, le cure palliative? In questo articolo, Vidas fa chiarezza e spiega in cosa consiste la campagna OGGI.
Ronzii, tintinnii, fruscii, fischi, scrosci o sibili: gli acufeni sono sintomi e non malattie. Un suono avvertito da una sola persona, un’esperienza non condivisa che neppure il medico sa captare.
Un disagio che rovina la vita soprattutto quando diventa cronico
e persistente, notte e giorno.
Fra le cause fondamentali ci sono le malattie dell’apparato
uditivo, l’esposizione a rumore eccessivo o ridondante, l’utilizzo
senza controllo di gocce per le orecchie che nel trattamento
prolungato possono colpire l’interno dell’orecchio nella sua
porzione uditiva delicata, o l’utilizzo di cotton fiock senza
cautela.
I malati di acufeni possono solo aumentare vista l’esposizione
dei giovani a il volumi musicali alti, alle potenti casse di
risonanza della musica ai concerti o nelle discoteche, alla
disattenzione verso le buone regole di protezione dell’orecchio
nelle malattie invalidanti professionali dove le cuffie di
protezione sono spesso disattese.
L’acufene è un disturbo molto comune che interessa il 10%
della popolazione e nel 2% dei casi altera la qualità di
vita della persona rovinando il riposo, la concentrazione, le
relazioni.
Gli approcci terapeutici sono differenti e multidisciplinari ma
non possono prescindere dal controllo dell’otorinolaringoiatra.
Fra le terapie complementari spicca il grande aiuto
dell’agopuntura: i piccoli aghi inseriti lungo il decorso dei
meridiani hanno un effetto di grande riequilibrio delle funzioni
uditive; in particolare esistono punti di agopuntura classica
destinati al padiglione esterno dell’orecchio. Conclusa la seduta
presso il medico agopuntore è possibile mantenere viva
questo tipo di stimolazione attraverso dei piccoli cristalli che
possono essere mantenuti sull’orecchio esterno per giorni e per
settimane, prolungando così l’effetto benefico di equilibrio
sul meridiano.
Molte persone riferiscono un gran beneficio dall’ascolto di
musica soft la a basso volume: le note sussurrate riescono a
restituire equilibrio, un allineamento della sorgente sonora
interna, come un diapason che possa riportare in asse la soglia
interna del silenzio e del suono e della loro delicata linea di
confine. Fra i massaggi, il più indicato è quello
cranio-sacrale con piccoli movimenti che insistono sulle tempie e
su tutto il massiccio cranico con particolare attenzione al corpo
uditivo.
Nelle nuove acquisizioni ad alta tecnologia sono molto
promettenti i dispositivi di bio- stimolazione a bassa potenza: un
raggio laser viene diretto sulla membrana timpanica dove crea un
aumento dell’energia e un incremento della capacità
riparativa delle cellule stesse. La laser terapia è un atto
medico e merita di essere tenuta in considerazione nei pazienti con
acufeni intrattabile.
Dottoressa Stefania Piloni
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Cosa sono, davvero, le cure palliative? In questo articolo, Vidas fa chiarezza e spiega in cosa consiste la campagna OGGI.
Questo sapere medico millenario, arrivato dal Tibet, è ancora vivo. I rimedi naturali vengono prodotti in un piccolo paese alle pendici dell’Himalaya.
Una clinica online, integrata con l’intelligenza artificiale, dedicata ai disturbi alimentari: così Comestai risponde alle difficoltà di accesso alle cure.
Un nuovo modello diversifica i percorsi diagnostico-terapeutici tra uomini e donne affetti da patologie endo-diabetologiche: “Si risparmia e si curano più pazienti”.
L’app di meditazione Petit BamBou lancia due nuovi programmi dedicati alla gravidanza consapevole e al mindful parenting.
Il plasma di Harrison conteneva l’anticorpo Anti-D, capace di prevenire la malattia emolitica del feto.
Il lutto a volte inizia prima della perdita: parliamo di lutto anticipatorio, come riconoscerlo e come affrontarlo con serenità.
Dopo l’Australia, in Italia prende vigore l’appello al governo per proibire gli smartphone prima dei 14 anni e i social prima dei 16. Le ragioni dei primi firmatari, Daniele Novara e Alberto Pellai.
Due termini correlati che esprimono concetti leggermente diversi. Abbiamo chiesto aiuto a Vidas per capire.