Cammini e itinerari

5 tappe imperdibili in un tour (anche in bicicletta) tra i Colli Euganei

Ville storiche, monumentali giardini, sontuosi castelli e antiche abbazie sono alcune delle meraviglie da scoprire in un week end tra i Colli Euganei.

Geologicamente parlando i Colli Euganei sono circa un centinaio di rilievi montuosi la cui altezza non supera mai i 600 metri. Concretamente vi troverete davanti a un nucleo di dolci colline caratterizzate da un verde brillante e da rigogliose coltivazioni (vigneti e uliveti soprattutto) che regalano nell’insieme un’atmosfera davvero suggestiva che vi coglierà impreparati per la bellezza. La storia geologica di questo territorio (siamo in Provincia di Padova ma a pochi chilometri anche da Vicenza, Rovigo e Venezia) ha reso possibile la formazione di una straordinaria biodiversità salvaguardata anche grazie all’istituzione del Parco regionale dei Colli Euganei.

Vi proponiamo un tour, facilmente percorribile anche in bicicletta, per visitare alcuni dei luoghi più belli della zona: un mix di castelli, abbazie, giardini e meravigliose ville che vi faranno venire voglia di programmare il prossimo fine settimana nei Colli Euganei. Per chi vuole viaggiare in modo totalmente sostenibile è possibile raggiungere la zona in treno (le stazioni più vicine sono quelle di Montegrotto Terme, Este o Monselice) e poi noleggiare una bici, oppure seguire uno dei numerosi sentieri per avventurarsi a piedi.

Abbazia di Praglia

Prima tappa a Teolo, vicino ad Abano Terme dove sorge l’abbazia di Praglia fondata tra l’XI e il XII secolo e oggi “casa” dei frati benedettini. La posizione è incantevole e regala la gran parte del fascino di questa enorme struttura: tutt’intorno infatti si estendono a perdita d’occhio meravigliosi vigneti che producono il vino in vendita nel negozio del monastero. L’intero complesso è visitabile: la chiesa abbaziale di Santa Maria Assunta ha una facciata dalla foggia insolita e armoniosa e una bella cupola affrescata. Il monastero si divide in quattro chiostri: doppio, detto anche della clausura, botanico, pensile e rustico che potete ammirare durante una delle visite guidate offerte dai frati – qui gli orari.

OGGI, LUNEDI' DI PASQUA, LE VISITE TURISTICHE AL MONASTERO SEGUONO L'ORARIO FESTIVO15.00 – 15.30 – 16.00 – 16.30 – 17.00 – 17.30https://praglia.it/orario-delle-visite-guidate-dal-2-febbraio-2021/

Posted by Abbazia di Praglia on Monday, April 18, 2022

All’interno si trova anche un laboratorio di restauro dei libri antichi, dove sono stati “curati” i libri dell’alluvione di Firenze, e la suggestiva biblioteca monumentale che ospita il fondo Fogazzaro. Tutto è curato e accogliente e lo sono anche i frati. È davvero un luogo dove prendersi una pausa da tutto il resto per qualche ora di armonia e pace. L’unico suono che sentirete sarà il frinito fortissimo delle cicale.

Abbazia di Praglia
Abbazia di Praglia © Simona Denise Deiana

Castello del Catajo

A 12 chilometri circa dall’abbazia di Praglia, a Battaglia Terme si trova il castello del Catajo, raggiungibile in bicicletta seguendo l’anello dei Colli Euganei (E2). Sin dall’esterno, dalla particolare struttura architettonica che lo caratterizza, capirete di essere in un luogo insolito. Il Catajo è infatti  una dimora unica nel suo genere che nel tempo è stata villa principesca e alloggio militare, cenacolo letterario e reggia imperiale. Insomma: tutto tranne che un castello come può raccontarvi la guida che vi consigliamo di seguire per capire meglio quale sia la sua storia. Nato per celebrare i fasti degli Obizzi e ampliato dalla stessa famiglia nel Seicento e Settecento, il Catajo venne in seguito trasformato in reggia ducale dalla famiglia Asburgo-Este di Modena e infine eletto residenza di villeggiatura imperiale degli Asburgo imperatori d’Austria.

Il piano nobile in particolare è interamente e meravigliosamente affrescato da Giovanni Battista Zelotti, uno dei più celebrati esponenti della pittura veneta rinascimentale e discepolo di Paolo Veronese: ogni sala racconta con maestria le vicende che portarono gli Obizzi ad avere tanta fama e potere. Le zone verdi, il Giardino delle delizie, la fontana degli elefanti, non sono meno belli. C’è anche una peschiera, dove il castello si specchia, che in questa stagione è abitata da centinaia di splendide ninfee. Per ottimizzare costi e visite, la cosa migliore è acquistare il biglietto cumulativo che permette di visitare il castello del Catajo, il Giardino Barbarigo e la villa dei Vescovi: costa 26 euro e può essere utilizzato entro 6 mesi.

Castello del Catajo
Castello del Catajo © Simona Denise Deiana

Giardino Barbarigo

Prossima tappa a Valsanzibio, 6 chilometri circa dalla fermata precedente, per ammirare il giardino monumentale di Valsanzibio detto anche villa Barbarigo, Pizzoni Ardemani: oltre 15 ettari di parco, fontane, giochi d’acqua che insieme danno vita a un raro esempio di giardino simbolico seicentesco. Qui è facile trovare artisti che dipingono tra i suoi vialetti ispirati dalla meraviglia tutt’intorno. Il giardino ha oltre 350 anni di storia: venne realizzato tra il 1665 e il 1696 da una delle più ricche e importanti famiglie veneziane, la famiglia Barbarigo, come ringraziamento a Dio per sconfiggere la peste del 1630/31.

Forse la caratteristica principale di questa vasta e magnifica zona verde è la presenza delle fontane e dei giochi d’acqua, tutt’oggi funzionanti e molto scenografici. Ma anche l’idea che sta alla base del progetto: è concepito infatti come una lunga passeggiata allegorica per trasmettere al visitatore un messaggio positivo di una vita dove le difficoltà si affrontano ma una soluzione c’è sempre. Durante la propria esistenza ogni tanto è bene fermarsi a meditare perché il tempo è prezioso e va vissuto intensamente, con gioia, in attesa dell’eternità. Mentre passeggiate tra i vialetti non perdete assolutamente alcuni alberi secolari che “vivono” qui: a Valsanzibio ci sono infatti oltre 800 alberi di più di 100 diverse essenze arboree. Tutt’oggi sono presenti ancora molti alberi originali piantati tra il 1664 e il 1669 (oltre il 60 per cento delle piante odierne fanno parte del progetto originale del Bernini, architetto del luogo).

Villa Barbarigo
Villa Barbarigo all’interno del giardino monumentale © Simona Denise Deiana

Villa dei Vescovi

A Luvigliano, sempre a meno di 10 chilometri dalla tappa precedente, abbiamo una bella villa veneta rinascimentale, villa dei Vescovi. Tutt’intorno i soliti meravigliosi vigneti e i panorami rassicuranti dei Colli Euganei, rendono questa struttura e i suoi giardini un luogo molto frequentato anche solo per una giornata di relax. Oltre a visitare la villa, che presenta ambienti interni interamente affrescati dal pittore fiammingo Lambert Sustris con trionfi, trofei e bucolici paesaggi, potete concedervi una pausa eno-gastronomica nell’enoteca “Strada del vino e Colli Euganei” al piano terra dove è possibile degustare i vini, eccellenti, del luogo. Ma non solo: forse non tutti sanno che questa è anche una zona di produzione di pregiati oli. Il plus di questa struttura sono a nostro parere le logge esterne dove continuano gli affreschi, così ben progettati da fondersi con le atmosfere reali dei Colli Euganei. Ora villa Vescovi è un bene Fai e dunque spesso è sede di eventi e iniziative per turisti e famiglie.

Villa dei Vescovi
Villa dei Vescovi © Simona Denise Deiana

Pianoro del Mottolone

I panorami tra i Colli Euganei sono tra i più suggestivi che possiate ammirare. Qualsiasi sia la stagione che sceglierete per trascorrere un week end in queste zone, il pianoro del Mottolone è certamente un luogo fantastico in cui fare tappa per immortalare con la macchina fotografica un tramonto sui colli. È anche perfetto per cominciare un’scursione: da qui si può andare verso il centro storico di Arquà Petrarca, il borgo storico ai piedi del monte Piccolo e del monte Ventolone, famoso per il laghetto della Costa, uno dei siti palafitticoli preistorici, patrimonio dell’umanità dell’Unesco; oltre che ovviamente per aver a lungo ospitato il famoso poeta

A maggio troverete la fioritura delle ginestre. A settembre i vigneti quasi pronti alla vendemmia. In tardo autunno il famoso foliage. Ideale per una sosta in bicicletta se avete scelto di muovervi su due ruote, il Mottolone è anche sul tragitto del cammino di Sant’Antonio per i camminatori.

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